Amministratori Anci a confronto: come comunicare crisi e calamità

 

L’alluvione del 2010, la tempesta Vaia del 2018 e l’acqua alta che ha sommerso Venezia e devastato le isole e il litorale veneto poche settimane fa. Sono solo gli esempi più eclatanti delle crisi ambientali che hanno colpito pesantemente il Veneto negli ultimi anni.
Gli eventi calamitosi si sono moltiplicati e la protezione civile, con i comuni, si sono ritrovati in prima linea ad affrontare situazioni di criticità dal punto di vista operativo e doverle contemporaneamente raccontare.
Una crisi nella crisi, visto che bisogna sapere quali messaggi veicolare , in che tempi e soprattutto le modalità

Si è parlato di questo durante il convegno “La comunicazione in Protezione Civile: previsione, prevenzione e resilienza”   tenutosi venerdì 6 dicembre alla sala conferenze “Barchessa Villa Errera” (Via Bastia Fuori n°45, Mirano – VE), il convegno organizzato da Anci Veneto tratterà l’argomento analizzandone le diverse sfaccettature: dalla comunicazione preventiva alla comunicazione in emergenza, dai rapporti con i mass media alle relazioni interne, dalle Regioni ai Comuni, dal crisis team alle fake news e ai social network.

Tra i relatori Andrea Camaiora, Ceo & Founder di The Skill, studio di comunicazione con sede a Padova, e docente presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e la 24 Ore Business School, che interverrà con una relazione dal titolo “Uscire dalla crisi, comunicare un’esistenza che prosegue”.

Calamità naturali, incidenti, cedimenti di infrastrutture, scandali, accuse di corruzione: tutto è crisi, tutto è eccezionale, spesso tutto è anche prevedibile e governabile”, afferma il Prof. Camaiora. “Le istituzioni e le strutture governative, come ogni altra organizzazione, hanno necessità di intervenire con tempestività e competenza per controllare e gestire le ripercussioni mediatiche dell’evento critico avvalendosi di un crisis team che sappia supportare comunicatori interni, avvocati e dirigenti. L’obiettivo è informare efficacemente per tranquillizzare l’opinione pubblica e abbassare il livello di tensione. Senza trascurare le attività preventive e realizzando un piano di intervento da attuare allo scoppio di una crisi per ridurre al massimo i tempi di ripresa. Ma dopo la crisi bisogna ritornare alla normalità e trarre da calamità e dagli stessi drammi nuova forza”.

Intervenuti anche Davide Perazzoli, Consulente Anci Veneto per la Protezione Civile, formatore sul tema; Maria Cristina Gazzin, Responsabile Coordinamento Servizio Protezione Civile della Provincia di Padova; Luca Soppelsa, Direttore della Direzione Protezione Civile e Polizia Locale della Regione del Veneto; Antonio Zuliani, Psicologo psicoterapeuta, Esperto in Psicologia applicata all’Emergenza e alla Sicurezza sul lavoro.