Si chiamavano “Fresh”, fresco in inglese, ma a stare freschi sono gli azionisti di Mps che a causa di quel tipo di derivati rischiano di perdere tutto o quasi il patrimonio investito, e fortuna che c’è il Tesoro che ha messo dentro alla pancia della banca senese che controlla Antonveneta 5 miliardi di euro, altrimenti il quasi si poteva togliere anche subito. E “Fresh” sanno cosa vuol dire anche in via Monte di Pietà dove ha sede la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo. Perchè lo stesso tipo di derivato è stato sottoscritto anche a Padova dall’ente che controlla Banca Intesa San Paolo. Scrive il Corriere della Sera che “la Fondazione Cariparo (Cassa di risparmio di Padova e Rovigo), uno dei più importanti azionisti di Intesa Sanpaolo (4,2%) ha comprato titoli Fresh per 30 milioni e ora si trova una minusvalenza latente pari a due terzi. «L’investimento — afferma la Cariparo, interpellata — è stato consigliato alla Fondazione nell’aprile 2008 da Prometeia, a quel tempo consulente della Fondazione sull’asset allocation».
Di fatto una bomba finanziaria che prima o poi dovrà esplodere nel bilancio della fondazione che ogni anno distribuisce sul territorio più o meno quello che perderà quando “fresh” più che fresco, inizierà a essere tradotto con marcio.
Alberto Gottardo