Antipoitica e casta perpetua: la visione (non banale) di Corrado Poli

 

Da Corrado Poli, docente di urbanistica riceviamo e pubblichiamo questa interessante analisi su casta, antipolitica e grillismi vari:
Mi pare che si debba fare chiarezza su un punto essenziale. I mandati “governativi”, quali per l’appunto Primo Ministro, Ministro, Sindaco, ecc. devono essere giustamente limitati nel tempo con precise garanzie costituzionali per evitare il ritorno e la presenza dietro le quinte. TIpico il caso di Putin che in Russia ha continuato a governare anche se la Costituzione russa glielo impediva formalmente. Quanto alla rappresentanza, io non credo che si debbano porre troppi limiti alle rielezioni, ma concentrare l’attenzione su un sistema elettorale che consenta ai cittadini di scegliere direttamente e in modo corretto i propri rappresentanti: p.e. in collegi di dimensioni limitate come con il vecchio sistema. In questo modo ci si affida alla responsabilità dei cittadini di scegliere anche di confermare le persone che li rappresentano. In altre parole occorre dividere il binario del governo da quello della rappresentanza. Rappresentanti delegati che hanno la fiducia dei cittadini, anche se confermati per anni, possono costituire un patrimonio di cultura politica e di esperienza da non disperdere. Io sospetto che molti di coloro che non vogliono le rielezioni dei rappresentanti, in effetti abbiano come preoccupazione principale di sostituirsi a loro. Ripeto: diverso il discorso per chi governa che, una vlta finito il mandato, deve essere “mandato” via e lontano dalla stanza dei bottoni. Invece noi abbiamo ex sindaci che fanno il vicesindaco e poi ritornano, capi del Governo da vent’anni sulla breccia, Sindaci silurati che si ripresentano, ecc. una situazione molto più simile alla Russia di Putin che all’America di Bill Clinton o l’UK di Tony Blair.

Corrado Poli