Fare come a Francoforte e mettere in piedi una azione politica corale che coinvolga dalla Regione alla Camera di commercio, passando per Comune e Provincia, e porti al rilancio della Fiera di Padova. Sono i due imperativi scandidti all’unisono da Sebastiano Arcoraci e Antonio Foresta, esponenti del movimento politico di area civico-tosiana “Azione riformista”. «È ora che Zaia prenda la situazione di PadovaFiere in mano, acquistando il 30% delle quote dei francesi e ristabilendo una maggioranza pubblica. Solo in questo modo si potrà finalmente creare un polo fieristico veneto da contrapporre a Milano» hanno spiegato i due esponenti politici, che dopo le elezioni di ormai due anni fa, hanno iniziato un percorso al di fuori dell’orbita della coalizione che appoggiava il sindaco Massimo Bitonci. Il consigliere comunale e l’ex componente del Cda di Fiera Immobiliare pretendono da Zaia uno scossone per rilanciare la società in chiave regionale passando da un ritorno al controllo pubblico (51%), acquistando una parte dell’80% in mano a Gl Events. «Più volte anche l’assessore regionale Roberto Marcato ha ribadito che continuare a farsi la guerra con Verona è dannoso per tutti» ha detto Arcoraci «ma nel frattempo non è cambiato nulla. Anzi, la fiera di Padova sta continuando a precipitare e le altre a salire. Non ha più senso fare esposizioni del materiale. Basta capannoni, bisogna puntare sulla fiera dell’immateriale, quindi sulla tecnologia e sulla fibra, ed è solo costruendo un polo fieristico veneto che si potrà puntare a fare concorrenza a Milano. Perché Milano deve rappresentare il nostro competitor, e questa dev’essere la nostra ambizione. Nel bilancio regionale ci sono 35 milioni che possono essere destinati a questo progetto. Io immagino una holding, quotata in borsa, e la Regione che coordina, come avviene a Francoforte, evitando guerre, e con esposizioni da 500mila metri quadrati». Una visione d’insieme e di livello europeo alternativa all’ipotesi di rimunicipalizzazione della Fiera che invece, secondo Arcoraci e Foresta potrebbe far comodo al sindaco Bitonci e soprattutto all’attuale presidente della Camera di Commercio, ormai in scadenza, Fernando Zilio. «Se Bitonci pensa che mandare via i francesi sia facile si sbaglia, perché per farlo bisogna pagare, oppure denunciarli per il mancato rispetto della concessione. Quindi è giusto che intervenga Zaia». «Bitonci dice di avere un progetto segreto, e allora lo tiri fuori» ha incalzato Arcoraci «ma da lui ci aspettiamo un colpo di reni, un’alleanza con l’Università perché altrimenti rischiamo di chiudere». Il progetto di Bitonci include la Camera di commercio e quindi Fernando Zilio: «Ho la sensazione che Zilio voglia sfruttare l’eventuale ruolo in Fiera per lanciare la sua candidatura come sindaco tra tre anni. Si scordi di poter fare questo giochetto» ha chiuso Arcoraci. Intanto questa settimana la fiera delle due ruote un tempo nota come Expobike, che a Padova calamitava migliaia di visitatori paganti e faceva registrare il tutto esaurito negli alberghi e ristoranti della zona, è in corso a Verona.
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