Nel tardo pomeriggio di ieri, ad Este (PD), i carabinieri del nucleo investigativo di Padova hanno chiuso una importante indagine nel campo del controllo delle opere a seguito dell’alluvione di due anni fa, con l’arresto di un geometra del genio civile di Padova su un caso di corruzione legato a lavori di manutenzioni di argini di alcuni canali della bassa padovana. In manette è finito il geometra Alessio Sturaro, tecnico dell’ufficio del genio civile, per il reato di concussione.
Il funzionario pubblico aveva chiesto cinquemila euro di tangente ad un imprenditore aggiudicatario di un appalto nel settembre del 2011 una tangente complessiva di 5000 euro, di cui una prima tranche era stata pagata ad aprile di quest’anno. I soldi servivano per mandare avanti il pagamento di lavori effettuati per conto del genio civile di Padova. L’imprenditore padovano taglieggiato dal funzionario pubblico però ha deciso di non sottostare più alla richiesta del geometra arrestato, e lo ha denunciato ai carabinieri del nucleo investigativo. Gli investigatori hanno predisposto una consegna controllata di denaro contante, duemila euro, da parte dell’imprenditore al geometra del genio civile di Padova. E così i carabinieri hanno arrestato il geometra che prima di sentirsi male ha detto agli uomini dell’Arma “ho sbagliato”. Il sospetto dei carabinieri, che hanno appurato che i duemila euro di ieri pomeriggio erano già una seconda tranche di tangente: altri duemila euro erano stati consegnati dall’imprenditore nella primavera del 2012, per stessa ammissione dell’imprenditore in sede di denuncia. L’importo complessivo dell’appalto aggiudicato all’imprenditore che ha denunciato il geometra del genio civile è di 250mila euro.