Il “Chief Happiness Officer”, il manager della felicità che stava prendendo piede come figura dirigenziale soprattutto nelle società d’oltreoceano, è stato sostituito, causa Covid, dal “Cmho” il “Chief Mental Health Officer”, il manager del benessere. Perchè per raggiungere la felicità bisogna prima stare bene dal punto di vista fisico e mentale.
La pandemia ha accelerato il percorso che riconosce nelle aziende questa nuova figura apicale: una figura sanitaria con competenze manageriali in grado di aumentare la salute aziendale e, di conseguenza, le performance.
A Padova c’è una scuola di alta specializzazione che forma queste nuove professionalità richieste dal mercato. A guidarla il professor Alessandro De Carlo, docente di Piscologia del Lavoro presso diverse università italiane e founder della app Sygmund, lo psicologo “on demand” disponibile 24 ore su 24.
Nuove tecnologie, figure professionali originali con competenze innovative, il lavoro delle “risorse umane” nel futuro passerà per forza di cose da qui.
Ne è convinto il professor De Carlo “Le aziende, soprattutto in questo momento storico, hanno bisogno di essere performanti. Possono esserlo solo se i loro collaboratori conservano un grado ottimale di salute. Questa correlazione è ormai dimostrata da diversi studi di psicologia del lavoro”.
Per De Carlo “Durante la pandemia è emersa la necessità di aggiungere alle funzioni hr di selezione e gestione del personale anche la tutela della salute psicofisica dei lavoratori e dei manager. Un compito così complesso, reso ancora più difficile dalla diffusione dello smart working, necessità di professionisti con competenze cliniche, diagnostiche e di intervento”.
Il managament più illuminato sembra averlo già capito, il Chief Mental Health Officer ha una specializzazione tale da essere allo stesso livello dei dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale, tutelando così l’azienda in sede scientifica ed eventualmente giuridica.
La Psiop – Scuola di psicoterapia di Padova inizierà un corso specifico il prossimo 11 febbraio.
“Formiamo – conclude il professor De Carlo – nuove figure che possono aiutare le imprese e tutti i collaboratori in un momento così delicato ma che saranno fondamentali anche in futuro, quando la pandemia sarà rientrata ma resteranno le esigenze di benessere dei lavoratori”.