Arte e spettacolo sono colonne portanti della nostra regione. Viene infatti facile pensare al Teatro Stabile, che solo lo scorso anno è stato protagonista di ben 220 serate tra il veneziano e il padovano. Gli ultimi, però, sono stati ben diversi e il mondo dell’arte e della cultura, in particolare il teatro, ha dovuto fermarsi temporaneamente per cause di forza maggiore.
Fortunatamente, non tutti i mali vengono per nuocere e questo stop forzato ha rappresentato un’occasione per presentare innovazioni importanti in ambito culturale. Ne è il principale esempio Myarteven.it, portale online inaugurata l’1 giugno da Arteven, famoso circuito teatrale veneto.
Lo scopo del progetto è quello di permettere agli spettatori di fruire dei contenuti in maniera nuova, diversa. Non solo dal vivo, come sia abituati, ma anche online. L’obiettivo, certamente nobile, è quello di “fidelizzare” un nuovo tipo di pubblico, più giovane, e continuare la diffusione dell’arte e della cultura nonostante i recenti problemi. Una grande opportunità per ogni appassionato, nonché l’ennesima prova del carattere innovativo che ha sempre contraddistinto Arteven.
D’altronde, bisogna tornare al lontano 2003 per comprendere la portata dell’impegno profuso del circuito multidisciplinare del Veneto, che ha sempre messo i giovani al centro dei propri progetti. Le lezioni spettacolo sono infatti uno strumento la cui efficacia è confermata dai numeri, con quasi 100 mila studenti coinvolti nel corso di quasi due decenni. Studenti che non sono però solo fruitori ma ispirano in prima persona le messe in scena di spettacoli che trattano temi tra i più disparati. Solo per citarne qualcuno, si parla della produzione del Petrarca, i lavori del Ruzante, la celebre “faida” tra Gozzi e Goldoni, le innovazioni di Galileo Galilei. E la lista potrebbe continuare a lungo.
Adesso è arrivato il momento di un’ulteriore cambio di marcia, rappresentato da Myarteven.it. A tal proposito si è espresso anche Massimo Zuin, presidente del circuito, sottolineando l’importanza di un progetto pensato per il web che permetterà di raggiungere un pubblico ampio, e che vuole permettere agli artisti di utilizzare un linguaggio diverso, come quello dell radio.
Tra i pezzi forti di Myarteven.it ci sono infatti i radiodrammi, grandi classici del teatro che le compagnie teatrali venete hanno realizzato per essere fruiti tramite l’ascolto. Uno scelta lungimirante, vista la recente ascesa dei podcast tra i giovani. E proprio come i podcast, spesso ascoltati durante comuni attività giornaliere, i radiodrammi sono pensati per accompagnarci nella nostra quotidianità, durante passeggiate o frequenti spostamenti.
Potremo dunque ascoltare le trasposizioni teatrali de Il mercante di Venezia di William Shakespeare o di Cime tempestose di Emily Brontë, opera che negli anni ha ispirato anche grandi produzioni cinematografiche. Troviamo poi Notti, da Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij, celebre scrittore e filosofo russo passato alla storia per opere come “Il giocatore”, uno dei romanzi più famosi tra quelli ispirati al mondo del gioco. Infine, figurano anche La Signorina Julie di August Strindberg e Tingeltangel di Karl Valentine, che completano i radiodrammi pronti per l’ascolto.
Inoltre, su Myarteven.it saranno presenti anche 6 lezioni spettacolo a cura di un gruppo di artisti di spicco. La lista comprende La guerra totale, Uomini in trincea, Tanto gentile, Galileo – Le montagne della luna e altri miracoli, Inferno – a cosa serve Dante? e Foscolo Reloaded.
L’ultimo progetto di Arteven si preannuncia dunque all’avanguardia e promette di cambiare profondamente il mondo dell’arte e dello spettacolo approfittando di uno stop che rischiava di essere compromettente.
A questo proposito, le buone notizie non finiscono qui. Solo qualche settimana fa Le Gallerie dell’Accademia hanno riaperto i battenti, permettendo agli spettatori di tornare ad ammirare la maestosa collezione, che vede anche il ritorno della Pala di Sant’Anna, tela realizzata da Jacopo Bassano.
In attesa di una ripartenza che appare sempre più vicina, il Veneto conferma la centralità del mondo dell’arte e della cultura, dando vita a uno dei progetti più innovativi dell’ultimo anno. Il tutto, con un occhio di riguardo nei confronti dei giovani.