“Non abbiamo niente da perdere: un mercato del lavoro che funziona così come quello italiano e’ da cambiare e in fretta: abbiamo perso molto tempo”. A dirlo oggi all’assemblea di Confindustria Padova il senatore del Pd Pietro Ichino, che in serata è ospite della riunione degli ex studenti dell’Antonianum in sala Morgagni all’ospedale civile. “Non credo – ha aggiunto Ichino – che la situazione lavorativa di quei lavoratori che ora sono precari peggiorera’ se verranno assunti e poi in parte licenziati con un giusto indennizzo”.
Dello stesso avviso il vice presidente di Confindustria Padova Massimo Finco: “Mai come oggi si avverte l’urgenza di una riforma organica del mercato del lavoro, in funzione di un accrescimento della produttività, purtroppo stagnante da molti anni, e di un sistema più flessibile e inclusivo, che aiuti le aziende a crescere e a creare lavoro di qualità. È necessario un nuovo equilibrio tra flessibilità in entrata, rigidità in uscita e ammortizzatori sociali, che sposti l’attenzione dal posto di lavoro al lavoratore. L’esperienza di altri Paesi mostra che questo può essere il fattore di un diverso dinamismo del mercato del lavoro, che innalzi il tasso di occupazione, specie tra i giovani e le donne, e introduca il merito per valorizzare le migliori risorse”. Quanto all’art. 18, il vice presidente di Confindustria Padova invita a «non perdere di vista il quadro d’insieme della riforma e i suoi obiettivi, che sono la crescita e l’occupazione, su cui è tornato oggi anche il Capo dello Stato Giorgio Napolitano». «Nel merito dell’art. 18 – spiega Finco – siamo favorevoli al suo mantenimento per tutti i casi di licenziamento discriminatorio. Per quelli dovuti a motivi economici dobbiamo invece avvicinarci all’Europa, sostituendo il reintegro con una indennità predeterminata. Siamo fiduciosi che il tavolo Governo-parti sociali troverà un positivo punto di incontro».
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