Sala Anziani a Palazzo Moroni tutta esaurita per l’incontro organizzato da Coalizione Civica per Padova sul futuro di Ospedale e Sanità cittadina. All’incontro, oltre al candidato sindaco Arturo Lorenzoni e ai rappresentanti di Coalizione Civica per Padova, sono intervenuti l’Ex Prorettore con delega all’edilizia Lorenzo Fellin, e Fulvio Forino, già Direttore del San Camillo Forlanini di Roma.
Nell’occasione sono stati presentati i risultati del questionario sottoposto dagli attivisti di Coalizione Civica per una settimana a cittadini e operatori sanitari fuori dall’ospedale, in merito a cosa ne pensassero dell’attuale e del nuovo ospedale.
Su 260 questionari raccolti, hanno risposto per il 72% i pazienti e loro accompagnatori, mentre i restanti sono stati medici, infermieri e altri operatori sanitari, compreso qualche studente di medicina. Più dell’80% degli intervistati preferirebbe che l’ospedale, a fronte di un progetto di ammodernamento che ne renda la struttura efficiente, resti dov’è, nel cuore della città.
Meno della metà delle persone raggiunge l’ospedale in auto (44%), mentre un 36% ci arriva in scooter, bici o a piedi ed un restante 20% con bus pubblici. Portare a Padova Est l’ospedale significherebbe quindi mettere in difficoltà la maggior parte delle persone. A fronte di questo, l’82% degli intervistati, si renderebbe disponibile a lasciare l’auto in un parcheggio scambiatore ai margini della città e prendere un bus navetta per raggiungerlo, risolvendo così i lamentati problemi di parcheggio.
Alla domanda su cosa funzioni e cosa invece non funzioni dell’ospedale, gli utenti hanno confermato l’eccellenza della professionalità di medici e altri operatori sanitari, il livello di organizzazione, nonostante le strutture vetuste. Tra le cose di cui ci si lamenta di più c’è naturalmente la difficoltà a trovare un parcheggio e qualche disservizio organizzativo, mentre un 17% non ha avuto nulla di cui lamentarsi.
I risultati del sondaggio confortano quindi l’idea di Coalizione Civica di rigenerazione in chiave moderna dell’attuale ospedale, con un progetto coordinato di demolizione delle strutture obsolete e costruzione di nuove strutture. L’ospedale deve rimanere nel cuore della città, risolvendo i problemi di accesso con una mobilità pubblica efficiente e realizzando strutture flessibili che possano rispondere alle esigenze in continuo mutamento della sanità moderna. Il punto centrale della questione non è quindi l’ospedale, ma il paziente ed un modello di sanità che dovrà trovare risposta anche in strutture territoriali a sostegno della medicina del territorio.
L’ospedale del futuro, sarà un ospedale “senza mura” che dovrà vedere un riequilibrio fra attività in urgenza – da incentivare – e le attività programmate. Un ospedale che svolge la propria attività nell’arco della intera settimana, non solo per l’emergenza, un ospedale in cui i medici operano sia in ospedale, ma anche nel territorio per una parte del loro tempo.