“Sono stati tre anni spesi bene” Conclude così l’annuncio delle dimissioni (che presenterà domani dopo l’ultima Giunta) Arturo Lorenzoni, dopo che per tre anni è stato vice sindaco di Padova. Il passo di Lorenzoni è utile a liberarlo da incombenze istituzionali dato che stato designato ancora a febbraio quale alfiere di una coalizione molto ampia
(Pd-Verdi-Liste civiche) contro il governatore Luca Zaia. Lorenzoni dovrà farsi largo in uno schieramento di opposizione a Zaia che vede già candidati l’ex senatore Enrico Cappelletti (M5S), Antonio Guadagnini (Partito dei Veneti), la senatrice Daniela Sbrollini (Italia Viva). Da capire se a sostenerlo ci siano anche altre componenti del centrosinistra quali alcune componenti di +Europa che parrebbero orientate a sostenere la Sbrollini, nonostante l’endorsement principale a Lorenzoni, e l’ex esponente di spicco del Pd Simonetta Rubinato, ancora alla finestra.
“Annuncio queste dimissioni in un momento in cui non si sa ancora quando si voterà alle regionali in Veneto” spiega Lorenzoni che ha trovato il temppo in un breve discorso alla stampa di attaccare Luca Zaia per le conferenze stampa che secondo il candidato del centrosinistra diffondono paura a fini elettoralistici.
“Il percorso padovano non si interromperà con le mie dimissioni – ha garantito Lorenzoni – quel grande obiettivo di mettere insieme il mondo dei partiti con quello della società civile, dell’impresa, dei movimenti e della cultura e dell’innovazione lo consideo irreversibilmente acquisito, e per questo mi impegnerò con asoluta determinazione, tanto in città quanto in Regione”. Alla risposta di chi dice “chi te lo ha fatto fare” risponde “Bisogna metterci la faccia per cambiare le cose”.
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