Assicurazioni: secondo Paola Goisis (Lega) svantaggi per gli automobilisti

 

L’onorevole Paola Goisis della Lega Nord, pone l’attenzione su un comma poco pubblicizzato del decreto sulle liberalizzazioni, che però avrà effetti concreti e molto negativi sul rapporto assicurazioni – assicurati.
“L’articolo 29 comma 2 del decreto – spiega l’Onorevole Goisis – introduce una importante novità: se un automobilista fa un incidente per il quale ha diritto ad essere rimborsato, l’assicurazione può proporgli, invece dei soldi, di far riparare la vettura da un carrozziere scelto dalla compagnia assicurativa. Insomma, invece dei
soldi, l’assicurazione può scegliere di riparare l’auto a sue spese.
Se l’assicurato rifiuta, l’assicurazione è tenuta a dare i soldi all’assicurato, ma con una riduzione del 30% rispetto al danno quantificato.

Si tratta di una scelta inaccettabile per molti motivi:
1. Le carrozzerie che non saranno quelle ‘di fiducia’ delle assicurazione verranno di fatto escluse dal mercato. Saranno quindi le assicurazioni a decidere quali carrozzerie resteranno in piedi e quali no.

2. L’automobilista/assicurato non può più scegliere di farsi riparare l’auto da chi vuole, tranne se non decide rimetterci di tasca propria il 30% di quanto gli è dovuto perché non ha voluto andare dal carrozziere convenzionato con l’assicurazione.

3. Questo governo con il presidente Monti (che da commissario europeo firmò una direttiva – che non per caso porta il suo nome – per contrastare le pratiche che limitano la possibilità dei consumatori di scegliere i propri fornitori) e il sottosegretario Catricalà (che da presidente dell’Antitrust tuonava a favore della concorrenza) cerca di accreditarsi come il paladino delle liberalizzazioni e invece con questo articolo dà un colpo durissimo a una intera categoria: da un lato perchè attribuisce alle assicurazioni il potere di gestire il mercato delle riparazioni, e dall’altro perchè di fatto mortifica il lavoro dei periti. Non sfugge a nessuno, infatti, che questa direttiva si basa sul ‘timore’ che le spese delle riparazioni siano gonfiate ad arte per imbrogliare le compagnie.

In un momento di enorme difficoltà economica, questo governo anziché aiutare le piccole imprese artigiane (in questo caso le carrozzerie), si conferma ancora di più, nei fatti, il governo dei ‘poteri forti’ attribuendo tutto il potere alle compagnie assicurative.
Per questo e per mille altri motivi la Lega voterà ‘no’ al decreto e alla fiducia, ma ci auguriamo che questa norma venga modificata in Senato per evitare una sorta di ‘catastrofe’ per tutto il settore: per questo, serve che ci sia grande attenzione attorno a questa vicenda

On. Paola Goisis
Lega Nord

Art. 29 decreto legge 1/2012
1. Nell’ambito del sistema di risarcimento diretto disciplinato
dall’articolo 150 del Dlgs 7 settembre 2005, n.209, i valori dei costi
e delle eventuali franchigie sulla base dei quali vengono definite le
compensazioni tra compagnie sono calcolati annualmente secondo un
criterio che incentivi l’efficienza produttiva delle compagnie e in
particolare il controllo dei costi dei rimborsi e l’individuazione
delle frodi.
2. In alternativa ai risarcimenti per equivalente, è facoltà delle
compagnie offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma
specifica. In questo caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea
garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore ai due anni per
tutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risarcimento per
equivalente è ridotto del 30 per cento.