Se il mondo da oggi ne saprà di più sull’origine dell’universo e della vita sulla Terra è merito degli scienziati padovani. C’è tantissimo lavoro del dipartimento di astronomia dell’università di Padova infatti dietro al successo nell’atterraggio del rover che è stato lanciato undici anni fa verso la cometa 67P. Padovani sono i due “occhi” del satellite Rosetta che da agosto ha mandato sulla terra foto e video nitidissimi di questa cometa. Padovani sono gli scienziati che , coordinati dal professore Cesare Barbieri, stanno aprendo uno scrigno di conoscenza che sarà studiato nei prossimi decenni facendo fare passi da gigante sulla conoscenza di come si sia formato il nostro mondo e la vita stessa. Le comete infatti sono, nelle ipotesi attuali, delle “seminatrici” di acqua e mattoncini biologici nell’universo.
«La felice riuscita della missione Rosetta è l’ennesima importante conferma dell’eccellenza della scuola astronomica padovana – afferma il Rettore Giuseppe Zaccaria – risultati straordinari non solo dal punto di vista scientifico e della ricerca, ma anche nelle realizzazioni concrete, come possiamo riscontrare anche stasera. In questo momento di gioia va un pensiero forte a Bepi Colombo, a cui è dedicato il nostro Centro di Ateneo di Studi ed Attività Spaziali: sicuramente dall’alto, proprio vicino a quel cielo che andiamo ad esplorare, ci starà seguendo con soddisfazione».
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