Ad una settimana dal lancio della campagna d’opinione sul sito www.bastafuochi.it non si fermano le adesioni per chiedere all’amministrazione comunale di rivedere la decisione di finanziare con oltre 100mila euro lo spettacolo pirotecnico in Prato della Valle.
“Occorre una svolta – spiega Giuliano Pisani, ex assessore alla cultura e consigliere comunale – . L’idea che vogliamo donare alla città è un evento che sostituisca i fuochi con una grande narrazione sulla storia di Padova. Magari distribuita su più serate e con un nome di gran richiamo. Volendo si può fare già quest’anno e sicuramente si può ideare compiutamente per il prossimo. Uno spettacolo, con platea seduta permetterebbe di controllare meglio gli assembramenti in un momento in cui non si può abbassare la guardia sul fronte dei contagi da Covid. E poi sarebbe molto più rispettoso del luogo e degli animali che finalmente non sarebbero più vittima dei fuochi”. La siccità attuale impone di valutare l’impatto delle polveri sottili causate dai fuochi.
“Una decisione secondo noi sbagliata su cui l’amministrazione comunale ha messo 117mila euro – aggiunge Marco Carrai presidente dell’associazione Orizzonti che promuove la raccolta firme – e le migliaia di sottoscrizioni arrivate online in così poco tempo ci conferma che c’è una sensibilità etica e culturale in città che dice basta a questo tipo di manifestazione sempre più stanca e povera di ricadute per la città. Mi paiono difficili da giustificare gli oltre 100mila euro a fronte di qualche gelato consumato in centro storico. Chiediamo all’amministrazione comunale di fare un salto di qualità “.
E l’associazione ha già preso contatti informali con alcune personalità della cultura italiana per proporre una alternativa fattibile e che possa avere un richiamo superiore a quello dei fuochi artificiali.
“Nei prossimi giorni chiederemo un incontro al sindaco Sergio Giordani portandogli una proposta concreta e già congegnata – annunciano Marco Carrai e Giuliano Pisani – il modello che abbiamo in mente è quello del maggio fiorentino di anni fa quando Roberto Benigni richiamò migliaia di persone in piazza della Signoria originando uno spettacolo che ancora a distanza di tanti anni viene fatto vedere in Rai e nelle aule scolastiche.
Abbiamo quest’anno gli 800 anni dell’università, il riconoscimento Unesco degli affreschi del ‘300 su impulso del professore Giuliano Pisani molti anni fa. Due occasioni che vanno raccontate da chi lo sa fare. Siamo convinti che sotto un palco sarebbero migliaia le persone che da tutta Italia arriverebbero in Isola Memmia per abbeverarsi di cultura.
Finora Padova ha espresso uno spettacolo di trattori che sgasavano fumo nero all’aeroporto Allegri e pochissimo altro. Ecco noi ai fumi inquinanti dei trattori contrapponiamo la cultura.