“La vittoria di Flavio Zanonato vale tantissimo non solo per Padova ed il Veneto ma credo anche a livello nazionale. Insegna che si può fare e che in queste zone si può costruire una proposta nuova e convincente per gli elettori senza inseguire il nuovismo a tutti i costi. Zanonato ha avuto una attenzione particolare ai temi seri della politica e dell’amministrazione e per questo ha vinto”. Lo ha detto il candidato alla segreteria del Pd Pierluigi Bersani a margine di un incontro nell’ambito della festa del Pd ad Abano Terme (Padova).
Alla domanda dei cronisti se immagini un futuro per il sindaco di Padova a livello di impegno della politica nazionale Bersani aggiunge: “Credo che per almeno cinque anni sia impegnato a fare il sindaco ma voglio comunque appoggiarmi a lui ed agli altri sindaci che stanno dando un volto vincente e serio al Pd: l’esperienza amministrativa è fondamentale per proporsi a vincere anche sullo scenario nazionale. Spero che una figura come Zanonato possa darmi una grossa mano. La vicenda delle elezioni padovane ci da un insegnamento importante e cioè che le alleanze si fanno prima con i cittadini e poi con i partiti e quando si vede che ci sono delle cose che non vanno all’interno della coalizione bisogna avere anche il carattere, come ha avuto Zanonato, di staccarsi da una parte della coalizione e proporsi ai cittadini innanzitutto per quello che si è si vuole fare prima di chi a livello partitico si rappresenta”.
“In questa regionali – ha aggiunto Bersani – che si affacciano in Veneto come in molte regioni importanti, se avrò io la responsabilità di reggere il partito democratico sulle alleanze di progetto, guardando oltre l’orizzonte della sinistra. Il sindaco di Padova Flavio Zanonato qui al mio fianco pensa all’Udc, come ho visto sui giornali, ed è un’ipotesi che può convincermi a patto che parta non da una semplice somma ma da un programma condivisibile dal nostro elettorato e dal loro”.
“Un’altra cosa su cui Zanonato ha ragione è sottolineare il radicamento sul territorio della Lega Nord come chiave vincente di questo partito: quello del radicamento in mezzo alla gente trasversale ai vari mondi che compongono la società è un tema che dobbiamo rendere centrale per il rilancio del Pd. Certo con metodi coerenti con i nostri valori e la nostra storia. Però credoi che il Pd deve essere consapevole di essere un partito che ha un senso, con una grande storia ed un grande futuro.E’ un partito che può andare lontano solo se cammina sulle gambe delle nuove generazioni”.
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