Prosegue il lavoro per la Bicipolitana di Padova. Il gruppo composto da tecnici comunali di diversi settori ed esperti esterni, aperto anche al dialogo con associazioni e cittadini, sta completando la redazione del progetto che prevede una riorganizzazione delle piste ciclabili esistenti a Padova in un sistema organico che permetta di ottimizzare gli spostamenti casa scuola, casa lavoro e per il tempo libero.
«Sta prendendo forma una infrastruttura importante per la mobilità in città – sottolinea il vicesindaco Arturo Lorenzoni – Il gruppo di lavoro sta completando il progetto che contiamo di portare in giunta in estate e che disegna una mobilità ciclabile sicura e capillare su tutto il territorio comunale. Un altro passaggio importante per costruire una città sostenibile e dare attuazione al nostro programma che vuole privilegiare la mobilità dolce».
La Bicipolitana prevede un sistema di dodici assi radiali che collegano centro e periferia, identificati con il numero corrispondente all’uscita della tangenziale e il nome della zona periferica collegata. Gli assi, che complessivamente arrivano a una lunghezza di 75 chilometri (sui 168 totali presenti in città) prevalentemente a uso esclusivo dei ciclisti, saranno identificati da una segnaletica (verticale e orizzontale) dedicata già in fase di sperimentazione e avranno una serie di caratteristiche comuni di sicurezza. Il progetto prevede inoltre una riorganizzazione delle piste ciclabili che non fanno parte del sistema di assi radiali sugli stessi standard di sicurezza e una serie di azioni per favorire e rendere più sicura la ciclabilità diffusa, soprattutto nelle zone centrali della città.
Le analisi compiute dal gruppo di lavoro anche con il monitoraggio in strada che si è svolto in primavera e la diffusione di un questionario nelle stesse settimane stimano che ogni giorno in città di muovano 50 mila biciclette almeno tre volte a giorno, con spostamenti di 3-4 chilometri, per un totale di 150 mila spostamenti al giorno.