Bimbo kosovaro salvato dai medici della croce rossa

 

Salvata la vita ad un bambino di 8 mesi dal Kosovo all’Italia grazie a Croce Rossa Italiana di Padova, Ci.Mi.C. health team, Azienda ospedaliera di Padova e Regione Veneto, per la cura di una gravissima malformazione cardiaca. A 24 ore dall’operazione eseguita lunedì 29 dicembre, è positivo il decorso post operatorio di un bambino di 8 mesi proveniente dal Kosovo, in gravissimo pericolo di vita a causa di una malformazione cardiaca. L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’azione congiunta promossa dalla Croce Rossa Italiana di Padova, con commissario Anna Maria Colombani, in collaborazione con il Multinational task force west e Ci.Mi.C. health team in Kosovo guidato dal tenente Massimo Caputi, la competenza dell’equipe medica del Professor Giovanni Stellin direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova e dalla Regione Veneto che sostiene tutte le spese dell’intervento sanitario mentre quelle per il soggiorno del bimbo e della mamma, dal Comitato della CRI, impegnato con tutte le sue componenti. Si può dire che questo è proprio un bel regalo di fine anno. “La neonata era affetta dalla cosiddetto “Morbo blu”, ossia la Tetralogia di Fallot che causa una scarsa irrorazione sanguigna dell’organismo. Le sue condizioni erano gravissime poiché nei nostri paesi questa patologia viene trattata nei due-tre mesi di vita. Il piccolo era al limite della sopravvivenza – spiega il Professor Giovanni Stellin – L’intervento è durato cinque ore ed è tecnicamente riuscito. C’è stata la correzione completa e definitiva della malformazione. Le risposte che stiamo avendo dalla piccola paziente, ricoverata in terapia intensiva, sono positive e tra pochi giorni verrà trasferita in pediatria dove rimarrà in osservazione per circa una settimana. Quindi tra una decina di giorni si prevedono le dimissioni. La mamma – continua il cardiochirurgo – l’ha potuta vedere per la prima volta non più cianotica, ma con il colore della pelle roseo come normale e si è ovviamente, emozionata moltissimo.  
Grazie all’intervento il bambino potrà avere una vita normale, praticare sport e molto altro”. Dell’equipe operatoria ha fatto parte anche il dottor Vladimiro Vida tornato da pochissimi giorni dagli Stati Uniti dove ha potuto approfondire le tecniche operatorie.

 “La Regione Veneto attraverso l’Assessorato alla Sanità diretto da Sandro Sandri è molto sensibile a questi casi di vera e propria emergenza, ed interessata alla collaborazione con il territorio attraverso le varie associazioni di volontariato e le forze di pace – spiega Luigi Bertinato dirigente del Servizio trasporti socio-sanitari internazionali della Regione Veneto – Dal 2003 al 2005 sono stati 350 gli stranieri curati negli ospedali veneti, mentre nel 2008 i casi trattati sono stati 9 mentre per 6 casi è in corso l’autorizzazione”.

“Un’azione quella dedicata al piccolo, che rientra neIle finalità della Croce Rossa e che ha visto il Comitato Provinciale della CRI di Padova impegnato alcuni giorni fa in un’altra trasferta per un bambino di 18 mesi affetto da una malformazione congenita alla larige, operato nell’ospedale patavino a cura dell’equipe del professor Gregorio Babighian. Una lotta contro il tempo per l’ultimo intervento – spiega Anna Maria Colombani – che ha visto impegnato tutto il Comitato con l’Amministrazione. Siamo grati alla Regione che ci dà la possibilità di seguire questi pazienti per una delle azioni umanitarie di eccellenza per la Croce Rossa, che dà una grande soddisfazione principalmente dal punto di vista umano. Nonostante i giorni festivi le Infermiere volontarie e la Sezione femminile  seguono i pazienti e gli accompagnatori in ogni piccola esigenza quotidiana”.