Il presidente della Camera di commercio aveva “fiutato” per tempo la trappola. E così già ieri l’ente camerale ha diffuso una nota in cui spiegava per filo e per segno tutte le attività fatte dall’ente di piazza Insurrezione sul fronte della legalità e della tutela dei consumatori. (Clicca qui per leggere l’articolo)
Ma il fine della manifestazione promossa da Alfredo Belluco della Confedercontribuenti era evidentemente più che sul merito, iniziatrice di un metodo: quello di travestire da associazioni, quelle che di fatto sono parti politiche con tanto di ex esponenti dell’amministrazione mandata a casa l’11 novembre (nella foto l’ex assessore Marina Buffoni assieme ad altri esponenti di Fratelli d’Italia). L’obiettivo quello di screditare con falsità e bufale, ora si chiamano “post verità” un potenziale avversario politico. Che poi la Camera di commercio non abbia nessun ruolo nel controllo bancario da dieci anni e che l’attuale presidente della Camera di commercio Fernando Zilio, a differenza dei suoi predecessori, non abbia mai ricoperto ruoli nei consigli di amministrazione delle banche locali, è un dettaglio, per chi si occupa di spargere fango sugli avversari e odio verso i deboli. Da capire se la campagna elettorale potrà intonare sei mesi di confronti su menzogne e offese anzichè su progetti e idee politiche. Nel primo caso sarà una stagione lunghissima e degradante per una classe politica già sputtanata di suo in quanto a credibilità. Di rinforzo il presidente di una associazione usata nella precedente amministrazione come cavallo di Troia per fiaccolate per la sicurezza a favore di telecamera, Massimiliano Pellizzari scrive su facebook, attaccando il presidente di Ascom Patrizio Bertin “Fare politica è lecito ed è una giusta aspirazione. Tuttavia se si vuole scendere nell’agone politico si abbia la dignità e soprattutto il coraggio di abbandonare tutte le cariche che si ricoprono, ci si presenti agli elettori con un programma chiaro e si prendano i voti necessari per governare la Città. In caso contrario si tratta dell’ennesima bufala, di pura propaganda e di dichiarazioni strumentali”. Ha ragione Pellizzari, inizi lui a dare il buon esempio, dimettendosi da Fiera Immobiliare, ente che rischia di andare in default proprio per la gestione scellerata del caso fiera negli ultimi tre anni.
Alberto Gottardo