Il 14 maggio esce nei cinema italiani il film sulla vita del torero Manolete. Il film, vecchio di tre anni (prodotto nel 2007) racconta la carriera di quello che è considerato il più famoso tra i toreri, carriera iniziata a 13 anni come novizio e conclusasi a 30 anni grazie alla cornata del valoroso Toro Islero.
Come è noto, la corrida (praticata in Spagna, Portogallo, sud della Francia e alcuni paesi latinoamericani), è un evento barbaro e sanguinario. Il Toro, nel periodo precedente la corrida, subisce vari maltrattamenti volti a diminuirne l’efficienza fisica. Entrato nell’arena, viene sfiancato e ferito da diversi aguzzini, tra cui il picador a Cavallo che con una lancia lo ferisce profondamente ai muscoli del collo, per indebolirlo con l’emorragia e limitargli la possibili di alzare e muovere la testa. Infine esausto, terrorizzato, subisce l’attacco del torero che lo finisce con
la spada. Spesso anche i Cavalli restano vittime, sventrati dalle corna del Toro.
Secondo un sondaggio dell’Agenzia Gallup, l’82% degli spagnoli è contrario alla corrida, e ne vorrebbe l’abolizione. Viene mantenuta in vita per gli interessi di una vera e propria mafia formata da un migliaio di grossi allevatori e impresari di spettacolo, oltre che per la partecipazione dei turisti più beceri e ignoranti. Il torero e i suoi aiutanti sono solo dei macellai, cioè degli assassini.
La scorsa notte è stata colpita la multisala “cinecity” di Padova, i nostri militanti hanno affisso uno striscione provocatorio di quattro metri contro Manolete, ma che vale per tutti i toreri….…….
“TORERO BUONO? SOLO QUELLO MORTO! 10 – 100 – 1000 MANOLETE!”
Boicottiamo il film che vuole farne degli eroi.