I carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) e quelli del Nucleo investigativo del comando provinciale di Padova hanno arrestato un pericoloso latitante bosniaco e un suo connazionale e fiancheggiatore, trovati con armi da guerra. L’Arma aveva acquisito un’informazione in merito alla presenza in città di due serbi in cerca di un alloggio poco in vista, dove nascondersi per un po’ di tempo. Il Ros ha così coinvolto i colleghi del comando provinciale, che hanno setacciato per ore Padova, intercettando nella notte una Audi A6 con targa slovena su cui viaggiavano due uomini. I militari hanno avuto modo di vederli bene in volto e, mentre la centrale operativa eseguiva i controlli sulla targa, uno dei due è stato riconosciuto nelle foto segnaletiche come l’autore di due rapine a portavalori avvenute in Slovenia. Subito sono confluiti in zona numerosi equipaggi dei carabinieri, che hanno circondato l’auto, bloccando e arrestando i due stranieri. Nell’Audi sono state trovate due pistole semiautomatiche, di cui una in uso alle forze speciali serbe, con munizionamento da guerra. I due sono stati portati in caserma ed è stato scoperto che nei confronti di uno pendeva un mandato di arresto europeo per due efferate rapine a portavalori commesse nell’ottobre 2010 e nel gennaio 2011 in Slovenia, dove due guardie giurate erano state percosse fino allo svenimento. (Ansa)
- Padova razzista? Forse solo un po’ impaurita e chiusa
- Prende il cavalcavia contromano: frontale durante l’inaugurazione