Dalla Guardia di finanza di Padova riceviamo e pubblichiamo:
Mancano ormai poche ore ai festeggiamenti di fine anno e, puntualmente, con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro, riprende – frenetico – il commercio dei cosiddetti “botti”.
E’ questa la ragione che, anche nel 2010, ha spinto la Guardia di Finanza di Padova a proseguire l’intenso impegno in materia di contrasto all’illecita fabbricazione, vendita e detenzione di fuochi pirotecnici illegali.
Nonostante gli organi di informazione e le Forze di Polizia abbiano più volte sensibilizzato l’opinione pubblica sui rischi connessi all’uso di materiale pirico, gli incidenti causati dall’incauto maneggio, la custodia ed il trasporto degli artifizi esplodenti sono sempre, purtroppo, molto frequenti. Motivo questo, che impone agli uomini delle Fiamme Gialle di tenere molto alta la soglia d’attenzione quando si parla di tutela della pubblica incolumità.
Oltre ai controlli preventivi di polizia economico-finanziaria eseguiti nei confronti dei rivenditori autorizzati, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Padova ha disposto l’intensificazione dell’attività investigativa sul territorio, tendente all’individuazione di locali utilizzati quali depositi abusivi, nonché la ricostruzione dei canali di distribuzione da dove sono stati acquisiti i materiali in argomento.
Con due diversi interventi, i finanzieri della città del Santo sono pervenuti complessivamente al sequestro di oltre 1300 artifizi e manufatti pirotecnici (tra cui razzi, “torte” a esplosioni multiple, “cipolle”, fontane luminose, bengala), detenuti in maniera non conforme alle prescrizioni di legge da due cartolerie-tabaccherie, rispettivamente nella zona di Salboro e di Vigonza.
L’operazione ha consentito di sequestrare un totale di 610 chilogrammi di artifizi pirotecnici, per un valore commerciale pari a oltre 35.000 euro, e di denunciare alla locale Autorità Giudiziaria i titolari delle rivendite, per detenzione di materiale esplodente senza licenza del Prefetto (Art. 47 T.U.L.P.S.) nonché commercio abusivo di materiale esplodente (Art. 678 C.P.).
E’, senza dubbio, il caso di ribadire che quello della vendita illegale di fuochi artificiali e materiale esplodente è un fenomeno di alta pericolosità sociale in quanto, oltre al pericolo di incolumità che scaturisce dal maneggio di fuochi pirotecnici e dal loro stoccaggio in depositi non autorizzati, il commercio dei “botti” proibiti si pone al di fuori di ogni imposizione tributaria e consente, a chi lo esercita, di realizzare forti guadagni in completa evasione fiscale.
Infine, alcuni consigli, utili per la sicurezza:
1. Acquistare gli artifizi pirotecnici solo presso rivendite autorizzate e/o specialisti del settore (es.: armerie);
2. Evitare assolutamente l’acquisto di manufatti esplodenti confezionati da privati e/o presso venditori estemporanei (“botti” fatti in casa);
3. Evitare di assemblare più giochi o artifizi pirici tra di loro;
4. Far innescare i fuochi pirici solo agli adulti o, comunque, sotto l’attenta sorveglianza di adulti;
5. Non lanciare mai per gioco petardi – anche se di modeste dimensioni – verso altre persone;
6. Evitare di avvicinarsi all’artifizio pirico che non dovesse essere esploso per verificare le cause della mancata detonazione;
7. Evitare il tentativo di utilizzare nuovamente un artifizio pirico inesploso;
8. Tenere lontani gli animali domestici dalle esplosioni dei botti: cani, gatti e altri amici dell’uomo patiscono disagi psichici e fisici per il fastidio delle detonazioni;
9. Ricordare sempre che quando si maneggiano giochi e artifizi pirici, inclusi quelli ritenuti più innocui, si sta maneggiando polvere pirica, ossia materiale esplodente. Non agire con superficialità o con eccessiva sicurezza;
10. Una notte di festa non vale il prezzo di un occhio o di un arto.