E’ un lungometraggio basato su fatti realmente accaduti che affronta il delicato tema del disagio giovanile. Venerdì prossimo 23 settembre in Sala Filarmonica a Camposampiero, con inizio alle ore 20.45, su iniziativa degli assessorati comunali alla Cultura e alle Politiche giovanili e di Ret@venti della Provincia di Padova, verrà proiettato il film “L’Appello”, per la regia di Emilio Briguglio e Federico Rozas. Lo stesso regista sarà presente alla proiezione. L’ingresso è gratuito.
“L’Appello” è stato girato lungo le vie di Padova, nei locali e in una scuola della nostra provincia. E’ la storia di una classe in cui il bullo se la prende con un compagno più giovane, mostrando le sue malefatte agli altri, e riserva poi pesanti attenzioni ad un’avvenente ragazzina. Angherie e soprusi finiscono per cambiare la vita delle due vittime. Il lungometraggio nasce da un’idea di Emilio Briguglio, medico padovano prestato alla sceneggiatura e alla regia, già attore nella Compagnia teatrale “Sperimentale Errante”, coadiuvato da Federico Rozas, film maker italo argentino.
Fra gli attori professionisti hanno amichevolmente partecipato Alessandro Bressanello (“Come Dio comanda” di Salvatores, “La masseria delle allodole” dei fratelli Taviani), Carla Stella (serie Tv “ La Squadra” e “Terapia d’urgenza”) e Marco La Ferla (“La giusta distanza” di Mazzacurati). Il bullo e le vittime sono interpretati da Robert Jameson, di origine italoamericana, Giovanni Dori di Bassano del Grappa e Camilla Bovio di Padova, scelti dopo un accurato casting.
La realizzazione del film ha visto la collaborazione dell’ormai ex questore di Padova, Luigi Savina, e dell’ispettore capo Roberto Impagliazzo, che impersona pure l‘ispettore nel film. Il lungometraggio fotografa la realtà di un fenomeno sociale purtroppo in evoluzione: sta infatti diminuendo l’età in cui si verificano questi episodi di disagio giovanile.
Nella classe di adolescenti de “L’Appello” il destino di tre ragazzi e delle loro famiglie si intreccerà inesorabilmente portandoli verso esperienze che tracceranno per sempre le loro giovani vite. Saranno artefici o vittime del lato violento dell’esistenza ed il sistema invece che salvarli o proteggerli in parte li risucchierà.
“Nonostante nelle scuole di Camposampiero non si siano registrati episodi di bullismo – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Sonia Dittadi – il disagio giovanile è un tema che merita un doveroso approfondimento. Per questo motivo sono state invitate alla serata tutte le associazioni di volontariato che operano nel nostro comune e i gruppi parrocchiali, oltre alle associazioni giovanili con cui spesso si organizzano eventi e agli studenti delle scuole superiori: a testimoniare la presenza e la sensibilità delle istituzioni nei confronti di problemi sociali che sempre più spesso purtroppo occupano le pagine della cronaca”.