“Salvezza? Non è affar nostro, noi puntiamo alla vittoria!”.
Non ha fatto professione di prudenza il nuovo tecnico della Virtus Padova, Fabio Di Stasio, intervenendo alla presentazione della stagione 2014/15 della compagine biancoceleste che, lo scorso anno, ha raccolto l’eredità del Bassanello-Guizza.
Nell’impianto di via dei Salici, per l’occasione tirato a lucido si sono dati appuntamento i vertici della Virtus Padova ed i calciatori che, nel prossimo campionato, saranno chiamati a tentare la salita in 1^ categoria.
“Alla base del nostro lavoro – ha esordito il presidente Lorenzino Cognolato – abbiamo posto la serietà che significa anche etica”. E che l’etica sia un tratto distintivo del sodalizio biancoceleste lo sta a dimostrare la scelta compiuta lo scorso campionato dallo stesso Di Stasio che, nel corso di una partita dei Giovanissimi che erano allora il suo campo d’azione, aveva “obbligato” la sua squadra a subire una rete per pareggiare il conto di un gol dato ma non realizzato. Forte dell’entusiasmo del direttore sportivo Paolo Falferi, la Virtus ha in animo di comporre un gruppo di 22 elementi sul quale innestare, nel tempo, qualche giovane proveniente dalle file degli juniores quest’anno guidati da Alessandro Minotto.
“La nostra società – ha sottolineato il vicepresidente Paolo Borrasso – vuole, da un lato, diventare una squadra apprezzata per ciò che sa fare in campo e per ciò che significano le 12 squadre che consentono a qualcosa come 200 bambini e ragazzi di crescere serenamente, ma dall’altro intende rappresentare anche un punto di riferimento per l’intero quartiere che qui avrà la possibilità di individuare un punto di ritrovo per le famiglie intese nel loro complesso”. Borrasso ha poi presentato il preparatore dei portieri, Cristiano Rossi, ed ha avuto parole di ringraziamento per tutto lo staff sia tecnico che di segreteria così come per tutte quelle persone che, a qualsiasi titolo, si prodigano perchè la Virtus Padova sia una società sportiva “ad alto tasso” di qualità.
Da rilevare che gli allenamenti, quest’anno, si terranno nel campo adiacente la parrocchia del Bassanello mentre le partite ufficiali si svolgeranno nell’impianto di via dei Salici.
“L’espulsione di un mio giocatore – ha detto Di Stasio in chiusura di presentazione – ci può stare. Ma se questa deriva da una frase oltraggiosa nei confronti dell’arbitro, quel giocatore deve sapere che alla squalifica aggiungerò anche la mia personale sanzione”.
Idee chiare, obiettivi precisi. In bocca al lupo