Un Padova sprecone e fortunato, con un Petkovic che per due volte ha rischiato l’harakiri, porta a casa da Trieste tre punti mica tanto meritati. E sì che sembrava tutto facile per il Biancoscudati in vantaggio al ventesimo minuto con un goal secondo per prodezza balistica e distanza solo a quello di Rulo Ferretti a Castelfranco. Petrilli da 30 metri azzecca il bolide con una traiettoria incredibile che si insacca alle spalle di Di Piero. Alla mezzora potrebbe già essere 0 -2 e partita chiusa se Amirante riuscisse a sfruttare un incredibile pallone regalatogli dal portiere della Triestina con un rinvio che ha del tragicomico. Il raddoppio biancoscudato arriva all’undicesimo della ripresa con Petrilli che crossa, Amirante che spizza e Ilari che segna. I Biancoscudati si fanno come al solito del male, e in questo caso ad aprofittarne è Giannetti lesto ad approfittare di un pallone scodellato nel mezzo da Milicevic. Due le occasioni sprecate da Amirante al 20esimo con palla che scheggia la traversa e al 42esimo con una gran parata di Di Piero, che mette in angolo, l’unico (ed è un tutto dire) di tutta la ripresa. E due le volte in cui Petkovic rischia di farsi fare goal con due uscite da psicodramma. Al terzo minuto di recupero Dionisi mette in area un pallone per Zubin di quelli che basta spingere. Zubin spinge ed arriva la vittoria del Padova. Che rimane primo in classifica con 8 punti di vantaggio sull’Altovicentino.
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