Camorra live show. Arrivano i carabinieri, ma non sul set, che non c’è più

 

Doveva essere una grande produzione ed invece adesso iniziano ad arrivare i grossi guai per Massimo Emilio gobbi, “produttore” cinematografico e protagonista di un cammeo, in cui fa la parte del truffatore, nel film Gomorra. Il sostituto procuratore Sergio Dini ha deciso di aprire un’inchiesta e indagare due persone per il film, mai nato “Camorra live show”..
L’accusa è di truffa continuata in concorso e tra i nomi finiti sul fascicolo del magistrato c’è proprio quello di Massimo Emilio Gobbi, il produttore del film. Ieri mattina la sua abitazione a Stra, nel Veneziano, è stata perquisita dai carabinieri di Vigodarzere.
Le indagini sono nate da una pioggia di denunce ricevute dai carabinieri e da due esposti depositati in procura da persone che nel progetto Gobbi avevano creduto. Il clou della produzione naufragata si ebbe quando Gobbi arrivò ad annunciare l’ingaggio per Randi Ingermann, Costantino Vitagliano ed Enrico Beruschi oltre alla starlette Noemi Letizia, la bella napoletana che con il suo “papi” ha creato qualche problema al presidente del consiglio. Nella vicenda è coinvolto anche il sindaco di Montegrotto Luca Claudio, che doveva interpretare la parte di un avvocato che denuncia Napoli e la mafia per la questione rifiuti. “Mi spiace personalmente – ha commentato il sindaco attore – spero che la magistratura faccia il suo corso e arrivi alla verità. Il mio ruolo nel film? Né io né il Comune di Montegrotto ci abbiamo rimesso un centesimo”.