Carolyn Smith, la presidente di giuria di “Ballando con le stelle” (Rai1) commuove il web: “Ho di nuovo un tumore ma sono una guerriera”

 

Sta commuovendo il web il post della ballerina e presidente di giuria del programma di Rai1 “Ballando con le stelle”, che ieri ha raccontato che “l’intruso” è tornato. L’intruso è un tumore da cui la coreografa era stata guarita nei mesi scori all’ospedale di Padova. Sulla vicenda il volto noto della tv aveva anche un libro “Ho ballato con uno sconosciuto”.
Ecco cosa scrive Carolyn Smith:
Caro Intruso,
speravo davvero di non doverti più scrivere una lettera così, ma penso che sia necessario, che sia davvero giunto il momento di mettere un po’ le cose in chiaro perché mi sembra che tu non abbia ancora capito la situazione! Continui a sottovalutarmi come donna, anzi, mi correggo, come donna davvero tosta, una scozzese piccoletta, del segno dello scorpione, una Wonder Woman con la tempra di una guerriera che non MOLLERÀ MAI E CONTINUERÀ a combatterti, a calci nel sedere, per buttarti fuori dal mio corpo. Sono stata chiara! Te l’ho spiegato la prima volta nell’ottobre del 2015 quando mi hai scelto… il corpo più sbagliato dove dovevi entrare.
In quel periodo, in molti mi facevano la domanda che più odiavo: “Lo sai con chi stai ballando?”. Certo che sì. Io posso ballare con chiunque e ne uscirei comunque vittoriosa. Nel caso te lo fossi dimenticato, sono stata io ad aggiudicarmi il primo round, non tu!

Mi ci sono voluti due anni, fino al 2017, per sbarazzarmi di te. Ti ho combattuto ogni giorno con la mia positività e un gran sorriso sulla faccia, anche quando le lacrime scendevano e soffrivo per il dolore. Non ti darò mai e poi mai la soddisfazione di distruggere il mio spirito, la mia famiglia e la mia anima. Ma tu insisti. Ti sei portato via una parte del mio corpo, la serenità a casa, ho perso il mio lavoro, hai infierito sulla mia passione più grande, la danza. Questo è stato imperdonabile. Te lo immagini come possa essere insegnare a ballare senza sentire più i piedi, le mani, il corpo. Senza averne il controllo… Non te la immagini nemmeno la vergogna che provavo, all’inizio, quando cercavo di fare un passo e cadevo per terra, l’umiliazione che ho sentito perché non ero più in grado di fare quello che avevo fatto per cinquantatré anni! Dall’eccellenza al livello principiante… Era come se la mia mente comandasse un corpo che non riconosceva più.

In ogni istante eri lì a ricordarmi di essere dentro di me. Un completo estraneo, un intruso, che non conoscevo e che non volevo conoscere. Ogni volta che cadevo a terra, mi rialzavo pensando a un modo per riavere indietro il mio corpo. Svegliandomi la mattina, mi guardavo allo specchio e sorridevo, un grande sorriso per te! Sì solo per te! Per mostrarti che la positività può spazzare via la negatività. Avrei fatto ogni sforzo per cacciarti via, e l’ho fatto. Non so quante volte ho rischiato la vita. Ti ricordi quando la chemioterapia mi ha fatto quella brutta reazione? Quando ho smesso di respirare? E ti ricordi due mesi dopo la mastectomia, quando ho dovuto lottare contro un’infezione che stava minacciando i miei organi vitali! E che mi ha impedito di andare a Londra per il funerale di mio padre? Quella volta ti sei proprio superato, hai pensato che stavi per farcela… mi spiace per te: non mi hai spezzato. Infatti sono qui a scriverti una lettera. Ci sono ancora, e sono qui per restare.

La prima volta che ti ho scoperto dentro di me, ti ho presentato a tutto il mondo là fuori. Ho parlato di te sui social, alla tv e ai giornali in modo che altre persone ti conoscessero. Ho scritto persino un libro con il tuo nome nel titolo, “Ho ballato con uno sconosciuto”, ma non ho sprecato molte parole sul tuo conto, ho invece parlato di me e di come affronto con atteggiamento positivo tutto quello che mi capita. Ho parlato di come risolvere anche i momenti peggiori della vita! Di come capovolgere situazioni negative in grandi opportunità. Quindi non montarti la testa per il titolo. Volevo solo che le persone ti conoscessero come l’intruso crudele e indesiderato che sei. E mentre ti davo battaglia, mi sono capitate cose belle: ho trovato un mondo di persone fantastiche che mi hanno aiutato in questo viaggio, completi estranei anche loro, ma molto più premurosi e amichevoli di te. Mi hanno supportato nei momenti in cui stavo peggio dentro pur continuando a mostrare il mio solito sorriso fuori. Un sorriso che disarma intrusi come te.

Bene, ho degli aggiornamenti che ti riguardano: per tutta la vita mi sono allenata per essere una campionessa di danza, ho vinto molte sfide e competizioni, ma la più grande è stata battere te. Molto meglio che vincere un Campionato del Mondo, questo è certo.

Quindi Caro Intruso mi tocca ricordarti che mi sono aggiudicata il primo round, che sto vincendo anche il secondo contro la mia infezione al polmone e ti assicuro che tu, tumore/intruso, che hai deciso di occupare nuovamente il mio corpo, avrai vita breve.
Nei due anni in cui ti ho sfidato al grido di FUT (che sta per Fuck You Tumor), ho imparato a conoscere molto meglio il mio corpo al punto di sentire quando c’è qualcosa che non va. Questa volta ti ho scovato quando stavi iniziando il tuo sporco lavoro. Stessa famiglia, aggressivo allo stesso modo, ma molto più piccolo. Per mia fortuna, sono diventata una donna ancora più forte di e quindi avrai una vita decisamente breve.

Sono ancora più positiva di sempre, anche se tre settimane fa mi hai tirato un bel colpo basso. Avresti almeno potuto aspettare che mi riprendessi dall’ultimo viaggio, darmi un break. No… questo non è nel tuo stile, tu non operi così. Sto imparando a rallentare e a prendermi più cura di me stessa, della mia famiglia e dei miei amici. Questa volta mi fermerò un po’ per recuperare ancora più forza e cercare di avere il mio corpo indietro il più preso possibile. La mia vita non può aspettare, ho tante cose da fare… senza di te.

Un’ultima cosa, ricordati i miei slogan del cuore: “Sorridi qualsiasi cosa accada”, “Sorrido e non mollo mai”, “Fottiti!”.

Cordiali saluti. Carolyn Smith, il tuo peggior incubo!

#SorridoENonMolloMai