“Suor Miriam ha bisogno di aiuto, i suoi ragazzi sono in quarantena. Dobbiamo fare qualcosa”. A scrivere questo appello sulla chat di PadovaNonSiFerma uno dei venti imprenditori della ristorazione padovana che da quasi un anno si dà da fare per trasformare lo scoramento dovuto a lock down e restrizioni d’orario in qualcosa di positivo per chi soffre ancora di più le conseguenze del Covid. Suor Miriam è la colonna della onlus che gestisce “Casa Priscilla”, la struttura che ospita una trentina di persone, tra bambini e mamme in emergenza sociale. Suor Miriam è il punto di riferimento di questa piccola comunità che accoglie donne e bimbi in fuga dalla violenza, dalla povertà, dalle complicazioni dovute a storie lastricate di sofferenza.
Quei bambini, in una situazione in cui, cuoco compreso, nessuno può nè entrare nè uscire, sono stati sfamati nel migliore dei modi dai ristoratori dell’associzione “PadovaNonSiFerma”: sono arrivate in questi ultimi dieci giorni teglie di pasticcio, hamburger e patatine fritte, piatti della tradizione cinese, arrosti e pizze. Qualche mattina anche i pancake e i muffin di cioccolato.
Sono stati “adottati” dai ristoratori e la quarantena che dovrebbe finire questa settimana, è stata letteralmente addolcita dopo che la notizia del virus all’interno della struttura, ha scosso i ristoratori che hanno ricominciato a fare rete intorno ai ragazzini di casa Priscilla. E così si sono mossi Ivan Totaro di Hamerica’s, Giorgio Pavan de Il Chiosco. Si sono mossi i panzer della pasticceria: Luca Vecchiato dell’omonimo forno storico di Padova Vecchiato 1889, che dell’associazione è vice presidente, Gianni Zaghetto della pasticceria Racca e Luca Scandaletti de Le Sablon all’Arcella. Sono arrivati gli arrosti del ristorante di Nicola Nalin, della famiglia che da mezzo secolo è un punto di riferimento a Campodarsego e i panettoni de L’Antico Forno di Giuseppe Bonaccorso, Antonio Ferrari dell’omonimo ristorante di via Umberto ed Arcobaleno Xia del ristorante Shanghai, Fabio Giacchetto de Il Caffeine di via Roma e Alessandra Salvato di Saor del Mar di San Giorgio in Bosco. Si sono impegnato anche Tony Ymeraj de Il Gancino di piazza del Duomo dove un grande daffare sin dalla prima ora se l’è dato Stefano Tadiotto del bar caffetteria “Al Duomo” assieme alla vicina osteria Al Capo assieme a Simone Pulin del Simon’s Bistrot di Santa Rita.
Tutti uniti per lo stesso fine, far sentire meno soli i bambini di Casa Priscilla, in attesa che il covid se ne vada dalla struttura dove trovano rifugio mamme e bambini.