Da Casa Pound, che oggi ha compiuto una azione dimostrativa alla sede di Equitalia Padova riceviamo e pubblichiamo:
E’ ancora viva la paura dell’attentato contro la sede di Equitalia in via Longhin.
Nella giornata di venerdi alle ore 13 circa presso la sede padovana di Equitalia si è presentata una rappresentanza della Associazione CasaPound Italia di Padova. Da mesi l’associazione porta avanti una campagna contro la gestione troppo invasiva dell’istituto di riscossione crediti.
I rappresentanti, fra lo stupore dei presenti, hanno consegnato un mazzo di rose rosse alle commesse dell’ufficio come gesto di rispetto ma senza retrocedere sulle proprie posizioni.
“Chi attacca personalmente gli impiegati di Equitalia non vuole risolvere il problema anzi crea solo vittime. Noi oggi portiamo un pò di beltà in questi uffici purtroppo non felici. Le impiegate non c’entrano nulla con le proteste. Le bombe o i pacchi al veleno sono da vigliacchi” spiega Alessio Tarani responsabile provinciale dell’associazione “Domani saremo comunque in piazza a raccogliere firme contro lo strapotere di Equitalia, bisogna avere coraggio e non piegarsi, in Sardegna hanno tolto il potere di mettere le mani in tasca di poveri disgraziati.” Ai loro detrattori “i figli di Ezra”, come li ha chiamati la rivista Max nel suo ultimo numero, rispondono che non è una lotta a favore dell’evasione ma una proposta di moderazione dei poteri attualmente in mano ad Equitalia.
Tutto risolto con sorrisi da entrambe le parti eccetto il direttore che era visibilmente accigliato, forse ancora non pienamente cosciente di quello che stava succedendo.
Nella giornata di domani ci sarà ancora un banchetto di raccolta firme in piazza garibaldi per la proposta di legge popolare promossa da CasaPound Italia.
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