“A Padova non c’è nessun regolamento riguardante le assegnazioni di case pubbliche che discrimini le coppie in base al loro orientamento sessuale”. Lo afferma il sindaco di Padova Flavio Zanonato, rispondendo ad un articolo del Gazzettino di oggi che adombrava la possibilità di case assegnate alle sole coppie eterosessuali.
“Non è intenzione dell’amministrazione comunale – prosegue Zanonato – approvare regolamenti discriminatori. Ci limitiamo ad applicare la legge regionale numero 10 del 1996, che stabilisce i criteri per l’accesso alla casa pubblica, per coppie, persone singole, famiglie anagrafiche. La nostra è una città aperta ed inclusiva, tra le prime in Italia ad approvare il registro delle famiglie anagrafiche per tutelare i diritti delle coppie di fatto, che comunque necessitano di una legge nazionale per essere pienamente riconosciute”.
Dello stesso avviso anche il vicesindaco Ivo Rossi che aggiunge: “Si tratta della classica tempesta in un bicchiere d’acqua, perchè non esiste nessuna discriminazione nei confronti delle coppie gay, in quanto il Comune non fa altro che applicare la legge 10 del 1996 sulla assegnazione delle case pubbliche a persone in difficoltà”.
“Capisco che siamo ad agosto – aggiunge Rossi – ma non mi sembra il caso che pur di creare bufere mediatiche si rinunci alla verita’, unico dogma per chi fa informazione, anche in agosto.”.
Dall’assessore comunale Di Masi sulle assegnazioni di case popolari a Padova riceviamo e pubblichiamo.
“Le notizie riportate su alcuni organi di stampa sono false e destituite di ogni fondamento. Contrariamente a quanto attribuitomi da “il Gazzettino” non credo che le coppie omosessuali non abbiano progetti di vita o siano meno stabili di quelle eterosessuali. Nelle assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica il Comune di Padova si attiene rigorosamente ai criteri della legge regionale 10/96, che prevede la possibilità di presentare la domanda indistintamente per tutti i cittadini padovani, compresi i single e le coppie di fatto.
E’ allo studio, inoltre, un ulteriore bando per una decina di alloggi, sempre nel quadro della legge regionale, riservati alle giovani coppie.
L’interesse dell’amministrazione comunale e dell’Assessorato che dirigo è favorire tutte le coppie di fatto, a prescindere dal sesso, ed evitare che si creino situazioni nelle quali possano inserirsi tentativi di eludere lo spirito dell’iniziativa, come ad esempio nel caso di coppie di conoscenti non legate da vincoli affettivi.
Il sottoscritto era presente alla consegna del primo certificato di famiglia anagrafica rilasciata dal Comune di Padova ad una coppia omosessuale: credo che questo la dica lunga sul mio personale impegno per il rispetto dei diritti di tutti i cittadini padovani”
Giovanni Battista Di Masi
Assessore alle politiche abitative
Comune di Padova