Casta, welfare e riforma fiscale. Lunedì laCisl in sit in davanti alla Prefettura

 

La recente approvazione della manovra economico-finanziaria ha colpito ancora una volta, e pesantemente, i soliti noti, e purtroppo con ricadute molto negative sulla previdenza e sull’assistenza, aggravando il peso fiscale e l’impoverimento delle famiglie, senza peraltro incidere sulle riforme necessarie in questo paese, né sulla lotta agli sprechi, né sulla riduzione dei costi della politica, né sulla riduzione dei livelli amministrativi, né sull’eliminazione dei privilegi strenuamente difesi da tante caste.

E’ proprio nella casta degli intoccabili che bisogna mettere le mani. La Cisl tocca da tempo questo tasto dolente. Noi facciamo una valutazione scevra da appartenenze politiche quando diciamo basta ai privilegi, ai benefici, alle consulenze a gogò e alle prebende, quando diciamo che le risorse vanno utilizzate al meglio, perché da subito dobbiamo incrementare il fondo per la non autosufficienza, creare sbocchi occupazionali ai giovani attraverso percorsi di ricerca, formazione e nuovi lavori, rinnovare i contratti di lavoro di fronte ad un costo della vita in continuo aumento, favorire l’avvio della contrattazione decentrata e della previdenza complementare nel pubblico impiego.

Su queste priorità occorre fare di più: le dure decisioni che dobbiamo sorbirci ci spingono a percorrere con ancora maggiore convinzione la strada che da tempo abbiamo intrapreso responsabilmente e con determinazione, e a portare avanti proposte sulle questioni fondamentali che nessuno vorrebbe ancora mettere in agenda. Pur recependo alcune modifiche sollecitate dalla nostra organizzazione, come la giusta rivalutazione delle pensioni più basse, la manovra resta lontana dalle nostre priorità, necessarie più che mai per condurre il Paese fuori dalla crisi.
Lunedì alle 10 la Cisl di Padova da appuntamento a tutti i cittadini stanchi dei costi della casta davanti alla Prefettura per un sit indi protesta. Riceviamo e pubblichiamo la spiegazione da parte del segretario Adriano Pozzato dell’iniziativa:
“Ora pretendiamo una vera sterzata, una decisa inversione di rotta. Per questo la Cisl di Padova non demorde e insiste nel rappresentare le vere emergenze, a tutela di tante famiglie di lavoratori e di pensionati che faticano a sbarcare il lunario, a tutela di quelle con figli minori e di quelle che sostengono tante persone in stato di non autosufficienza. E preme su tutti i livelli istituzionali affinché possano vedersi realizzate nel più breve tempo possibile:
1) la riforma fiscale:
per far pagare meno a chi ha meno, per far pagare di più a chi ha di più;
2) l’abolizione di tutti i privilegi, l’eliminazione degli sprechi, il taglio drastico di tutti i compensi che travalicano il limite del buon senso, perché è giunta l’ora di non regalare niente a nessuno e di utilizzare le risorse nel miglior modo, sia per equità che per etica morale;
3) la riduzione dei costi della politica
, con la razionalizzazione dei livelli amministrativi e il taglio degli enti inutili, intesi come i professionisti del veto che non favoriscono le decisioni utili alle comunità;
4) la legge quadro sulla non autosufficienza: per mettere al centro la persona che ha più bisogno e la sua famiglie, e creare così i presupposti di una nuova stagione di politiche di welfare.

Per dare forza e visibilità a questo percorso, a Padova scenderemo in piazza lunedì 25 luglio. Organizzeremo un sit in davanti alla Prefettura per dare un segnale chiaro ed inequivoco al governo: le loro ferie quest’anno possono aspettare, perché le famiglie e l’Italia hanno bisogno da subito di risposte adeguate ai pesi da portare. La rapidità con cui è stata approvata la manovra finanziaria per contenere le minacce speculative, dovrà caratterizzare anche il via libera alle riforme strutturali di cui il Paese ha assoluta necessità. Chiediamo che nessuno lo scordi.

Solo così l’Italia potrà guardare al futuro con rinnovata fiducia e con una comunità basata su equità e giustizia, integrazione e solidarietà intergenerazionale. Dobbiamo assolutamente recuperare risorse da destinare al sostegno delle famiglie, dei redditi e alla tutela di chi ha perso il posto di lavoro e di chi lo cerca. La crisi ci obbliga e ci sta insegnando ad essere diversi, a fare buon uso di ciò che è nella nostra disponibilità, a compiere con trasparenza le scelte strettamente necessarie. L’Italia va governata con lo stile del buon padre e della buona madre di famiglia che deve soppiantare una lunga stagione di sprechi, privilegi, poteri occulti e disuguaglianze.

Ce lo chiede una comunità che vuole rigettare il pessimismo, ma che è consapevole e preoccupata per come vanno le cose. Anche a livello locale, dove valgono le stesse considerazioni: a quando l’avvio di confronti d’insieme sulle priorità locali? I potenti e autorevoli decisori intendono affrontare le sfide locali da soli, per proprio conto, con le proprie lobbies, in conclavi riservati, oppure in modo cooperativo, sociale, valorizzando l’associazionismo e i corpi intermedi della società, assieme alla responsabilità personale e territoriale? Nulla cambierà se non cambia l’uomo, come parte attiva di una collettività che non deve sfidare nessuno se non sè stessa nel fare le cose utili, con onestà intellettuale e nella trasparenza”.

Adriano Pozzato
Segretario generale Cisl Padova