Cento anni, e sentirli tutti. Crepe e ferri dell’armatura che spuntano a metà campata e in prossimità dei punti di scarico dell’enorme peso che i tre manufatti che costituiscono lo snodo idraulico del Bassanello di Padova, devono sopportare tutti i giorni e tutte le notti da circa un secolo.
“Alla luce di quanto accaduto al ponte Morandi di Genova abbiamo avviato in tutta Italia atraverso i nostri delegati, una campagna di monitoraggio partecipativo delle opere pubbliche più vetuste – spiega Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti – e ciascun delegato regionale raccoglierà ed invierà alle amministrazioni pubbliche competenti i risultati delle indagini promosse dalla nostra associazione. Padova sarà capofila con il dossier sul Ponte del Bassanello, che presenta in più punti evidenti casi di ammaloramento del calcestruzzo e crepe che reputiamo preoccupanti, tanto più che su questo ponte passano circa 500 volte al giorno in andata e in ritorno, spesso incrociandosi e quindi transitando contemporaneamente, i mezzi del tram. Ciascun tram pesa 40 tonnellate, se a ciò aggiungiamo il peso dei camion superiori ai 35 quintali capiamo benissimo che il manufatto immaginato a inizio secolo per mezzi molto più leggeri, è sottoposto a sollecitazioni che stressano un bel po’ le strutture sottostanti. Ci chiediamo se Comune e Regione, competenti sulle opere che insistono sullo snodo idraulico tra il Bacchiglione e il canale Scaricatore, abbiano compiuto nei tempi recenti tutti i controlli di legge”.
Durante la ricognizione compiuta da Federcontribuenti assieme ai giornalisti, è emersa sotto uno dei ponti una sorta di casa di un paio di senza fissa dimora che, secondo i residenti della zona, vivono lì dall’inizio di questa primavera. “Segno che evidentemente negli ultimi cinque mesi nessun tecnico di Comune e Genio Civile si è dato la pena di ispezionare il ponte – conclude Paccagnella – ci chiediamo se un controllo sì e no all’anno, sia sufficiente su uno snodo tanto trafficato anche da trasporti eccezionalmente pesanti”.
Sullo stesso tema ha preso posizione anche il Consigliere comunale del Movimento 5 stelle Simone Borile che in una nota diffusa alla stampa spiega: “Il M5s Padova è preoccupato per lo stato infrastrutturale dei ponti che attraversano e uniscono la città e per questo si impegnerà a produrre apposita interrogazione all’assessore Micalizzi e al Sindaco Giordani affinchè affrontino con la massima urgenza il ripristino e/o messa in sicurezza di alcuni passaggi strategici e particolarmente sensibili per la nostra città. La sicurezza dei cittadini, in capo al sindaco, non e’ solo sociale ma anche infrastrutturale e ambientale. Mi associo pertanto alle preoccupazioni di Federcontribuenti che prontamente ha invitato l’ amministrazione ad agire il prima possibile sullo stato di vetustà e precarietà del ponte al bassanello, manufatto di oltre 100 anni che mostra tutta l’ usura del tempo. Mezzi di 40 tonnellate che vi passano per almeno 300 volte al giorno!! A questo, si aggiunga anche la nostra richiesta di una ispezione al cavalcavia Borgomagno, segnalato da decine di cittadini preoccupati per lo stato in cui versa.
Non si tratta di sciacallaggio nè di imputare disattenzioni a nessuno, ma richiamare alle proprie responsabilità chi amministra la città e chi può fare qualcosa. Spiace constatare però che l’ azione debba essere subordinata a segnalazioni e mai prodotta invece da una sagace lungimiranza e capacità attentiva degli amministratori”.