Il centro congressi di Padova a misura di bambino

 

Una nuova opportunità per coniugare lavoro e famiglia, all’insegna del gender equality e dell’inclusività, per consentire a tutti e tutte di vivere la propria professione senza preoccupazioni e potendosi affidare a personale esperto. È un successo il debutto dell’area child care, tra le prime in Italia, proposta all’interno di Padova Congress in occasione del congresso EAS – European Astronomical Society in programma fino al 5 luglio, e sponsorizzata da Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) nell’ambito del Gender Equality Plan dell’Unione Europea.
Due le aree allestite, gestite da un’associazione con una comprovata esperienza in quest’ambito. Una nursery attrezzata dedicata alla fascia 0-3, con area allattamento e cucina, ma anche attività grafico pittoriche, dedicate alla manualità e alla motricità, e un’area kids dove i bambini dai 3 ai 10 anni vengono coinvolti in attività ludiche ed educative o possono vedere film d’animazione grazie alla speciale “sala cinema”. Sono già più di venti i congressisti che hanno usufruito dell’innovativo servizio, soprattutto giovani ricercatori italiani e stranieri che hanno scelto di cogliere al volo l’opportunità di partecipare al congresso in compagnia dei propri figli. Un’iniziativa che Padova Congress, ha scelto di far diventare strutturale, proponendola anche per tutti i prossimi congressi che ne faranno richiesta.

«Da tempo volevamo organizzare un servizio di questo tipo, che possa agevolare la conciliazione tra vita e lavoro – spiega Stefania De Toni, responsabile di Padova Congress –. Dopo aver svolto un’indagine abbiamo verificato che nessuna struttura congressistica in Italia forniva un’esperienza simile a 360 gradi, con operatori dedicati in loco. La risposta al momento è più che positiva e coinvolge congressisti provenienti da tanti paesi, creando momenti di condivisione anche tra bambini di diverse nazionalità. Ma numerose richieste stanno arrivando anche per altri congressi, quindi siamo fiduciosi che il servizio potrà diventare strutturale e fare di Padova Congress uno spazio sempre più inclusivo. Si tratta di un’iniziativa che porterà beneficio anche in termini di indotto per Padova, perché le famiglie con bambini sono più disposte a trattenersi in città per il weekend».

Il meeting della European Astronomical Society (EAS) è il più grande congresso europeo dedicato all’astrofisica. Un evento che vede la partecipazione di quasi 1800 esperte ed esperti di astronomia e astrofisica, rendendolo uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per la comunità astronomica internazionale. «Siamo molto orgogliosi di ospitare un evento scientifico di tale rilevanza – aggiunge De Toni – questo traguardo parte da un lungo percorso iniziato nel 2019, quando abbiamo proposto alla professoressa Lucatello la nostra sede. Da quel momento è iniziata un’attività di preparazione che si è conclusa con questo appuntamento che ci consente di fare un ulteriore passo avanti nel posizionamento internazionale del nostro Centro Congressi».
Durante i cinque giorni del convegno, i partecipanti – provenienti da più di 60 paesi – avranno l’opportunità di assistere in modalità completamente ibrida (in presenza e online) a conferenze, workshop e presentazioni su una vasta gamma di argomenti, dai buchi neri alla formazione delle galassie, dai pianeti extrasolari alle onde gravitazionali, dedicando ampio spazio anche alla data science e all’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’astronomia, alla diversità della comunità di ricerca e alle sfide del public engagement.

Sara Lucatello, astrofisica dell’INAF di Padova, a partire da questa edizione diventa la prima presidente donna nella storia dell’EAS e ricoprirà la massima carica dell’organizzazione per due anni. «Il congresso sta andando molto bene, c’è entusiasmo e una forte partecipazione di ricercatori e ricercatrici giovani. È un ottimo segnale, perché ci rende consapevoli che il congresso è orientato verso il futuro» spiega. «L’area child care si inserisce perfettamente in questo contesto, perché favorisce la partecipazione proprio di questo segmento di congressisti, che altrimenti avrebbe avuto difficoltà ad allontanarsi da casa per diversi giorni. Un servizio, reso possibile grazie ad Inaf che lo ha sponsorizzato, che va nella direzione della parità di genere. Ma tutto il congresso, che si svolge in modalità totalmente ibrida, va nella direzione dell’inclusione, consentendo a chiunque di parteciparvi anche da remoto».

 

Tutte le attività di Padova Congress sul sito: www.padovacongress.it