Da Forza Nuova riceviamo e pubblichiamo:
Il supermercato Dpiù di via fra Paolo Sarpi sta chiudendo i battenti per la costruzione del nuovo cavalcavia che collegherà l’Arcella alla circonvallazione. L’azienda di proprietà del patron biancoscudato Cestaro, invece di cercare di trasferire il punto vendita aprendone un altro a Padova o nelle vicinanze, lunedì 31 agosto ha comunicato ai 6 dipendenti che a partire dal 22 settembre saranno trasferiti in altre filiali. Alcune di queste – però – distano anche quasi 100 kilometri di distanza da Padova (Villorba di Treviso, Castelfranco , Resana)e gli altri che hanno contratti in scadenza tutti a casa! Praticamente grazie al comune e grazie all’azienda dal 22 settembre ci saranno nuovi disoccupati….E’ chiaro che per 700 miseri euro di stipendio un lavoratore non può permettersi di fare tutti i giorni 160 chilometri per andare a lavoro, con una spesa di 400 euro al mese solo di trasporto !!! Questa è una vera vergogna ! Con tutti i punti vendita che possiede Cestaro tra Famila, A&O, Emisfero, Cash & Carry (tra l’altro stanno aprendo un nuovo A&O a Padova) questi trasferimenti coatti sembrano veramente pretestuosi. I dipendenti del Dpiù vivono con ansia e rassegnazione questa situazione, con delle scadenze da pagare tutti i mesi e delle famiglie da mandare avanti…e con la crisi economica in corso a Padova non è sicuramente facile trovare un nuovo posto di lavoro…
Paolo Caratossidis coordinatore nazionale di Forza Nuova ha preso a cuore il destino dei lavoratori Dpiù: ‘Un cavalcavia da inaugurare in pompa magna dall’amministrazione comunale e un presidente del Calcio Padova che viene fatto apparire come un benefattore filantropo: questo emerge nelle cronache estive padovane anche se la realtà è di tutt’altro colore. Un’opera pubblica che fa chiudere delle attività economiche e un’azienda che se ne frega del futuro dei propri dipendenti. Saremo a fianco dei lavoratori e ci attiveremo con mobilitazioni eclatanti anche di fronte alla Tribuna dello Stadio Euganeo fino a quando la vertenza non verrà risolta. Quello che stanno facendo passare a questi lavoratori è profondamente ingiusto e immorale.’