“In riferimento alla notizia relativa alla chiusura di ben sette ospedali in Veneto , tra cui quello in provincia di Padova, a Piove di Sacco, ritengo utile precisare che le schede tecniche collegate al piano socio sanitario regionale che conterrebbero le informative relative a tali chiusure non sono mai state inviate – e quindi mai discusse – in Consiglio Regionale Veneto.
Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una scelta presa in totale e completa solitudine dalla Lega e dal Presidente Zaia, che quando si tratta di discutere le scelte del Governo nazionale, da buon federalista, vorrebbe sempre venir consultato e invitato ad ogni tavolo su ogni materia per dire la sua, mentre invece, quando si tratta del Governo regionale, si comporta in modo del tutto opposto e applica nelle sue decisioni un centralismo assolutamente incurante dell’opinione e delle peculiarità dei cittadini e delle istituzioni presenti nei territori che subiranno le conseguenze dei suoi provvedimenti.
L’ipotetica chiusura dell’ospedale di Piove di Sacco è solo l’ultimo esempio di un modo di agire che vede la totale mancanza di consultazione dei territori, ostinatamente perpetuata da Zaia e la Lega in questi anni: oltre ai Consiglieri Regionali, neanche i sindaci dei comuni del piovese, né il personale medico e sanitario dell’ospedale di Piove di Sacco, sono stati minimamente coinvolti in questa decisione.
Tutti sono consapevoli della necessità di una razionalizzazione del sistema sanitario veneto, ma ancor prima che discutere del merito delle decisioni assunte a riguardo, è sul metodo adottato da Zaia che va innanzitutto tutta la nostra disapprovazione. Un modo di amministrare che oltre a denotare un decifit culturale dal punto di vista democratico e istituzionale, si dimostra, in modo del tutto irresponsabile, completamente incapace a cogliere le esigenze dei territori e salvaguardare così la qualità della vita dei cittadini che vi risiedono”.
Piero Ruzzante, Consigliere Regionale PD
