Cinema e agricoltura sostenibile ai Giardini della Rotonda, cibo per il corpo e per la mente con Campi colti

 

Il mercato dei piccoli produttori locali Campi colti ha organizzato, nell’ambito della rassegna cinematografica estiva CinemaUno Estate ai Giardini della Rotonda a Padova, la presentazione del libro “La favola degli OGM”, ossia quello che ogni mamma vuole sapere quando fa la spesa dal contadino.Giovedì 27 agosto alle ore 20, sarà presente Daniela Conti, biologa e autrice di questo libro che intende rispondere, attraverso argomenti scientifici, alle domande che ognuno di noi si pone nel momento in cui sta per acquistare il cibo per la propria famiglia. Le conseguenze delle tecnologie utilizzate per produrre i semi geneticamente modificati non riguardano solo il cibo di cui ci nutriamo, ma anche l’origine stessa della vita e il libro “La favola degli OGM” affronta le questioni (scientifiche, etiche ed economiche) che nascono quando si inizia ad approfondire il tema degli OGM.Seguirà poi l’intervento di Orlando Bollettin, attivista del coordinamento“Zero OGM” che raggruppa circa settanta realtà tra aziende e cooperative agricole, gruppi d’acquisto e associazioni ambientaliste, e che da tempo porta avanti diverse campagne di sensibilizzazione per un cibo sano, libero da OGM e dal controllo delle multinazionali sementiere.
Le normative europee, che rendono fuorilegge lo scambio di sementi tra agricoltori, costringendoli all’acquisto continuo di ortaggi “brevettati”, rendono evidente la volontà di controllo delle tipologie di piante in circolazione.

Ne parlerà Tiziano Fantinel, membro del Gruppo “Coltivare condividendo”, associazione di produttori agricoli del bellunese, che da anni praticano il libero scambio di semi come metodo per preservare la biodiversità in agricoltura e come forma di resistenza contadina.

Prima dell’incontro, alle ore 19.30, Campi Colti offrirà un buffet bio con i propri prodotti, mentre alle ore 21.30 nello spazio Cinema, seguirà la proiezione del film “Come il peso dell’acqua” del regista padovano Andrea Segre.