“Spesso la realtà non è come sembra”. Una frase che può apparire ovvia, ma che senza dubbio fa riflettere se a pronunciarla è Massimo Gramellini, uno dei principali giornalisti italiani, e soprattutto se lo fa nel corso di una popolare trasmissione, molto seguita ed autorevole come “Che tempo che fa” di Fabio Fazio.
Ma perché Gramellini sabato ha pronunciato questa frase? A cosa si riferiva?
Massimo Gramellini ha ammesso, con grande professionalità, che un suo recente commento era basato su una notizia non corrispondente al vero. Rimbalzata da un giornale all’altro senza che nessuno verificasse la sua fondatezza.
In effetti, diversamente da quanto scritto ripetutamente da alcuni quotidiani, a Padova nessun bambino è mai rimasto senza mangiare nella scuola pubblica a causa del mancato pagamento del buono-pasto da parte dei genitori.
A Padova, 1.345 famiglie usufruiscono dell’esenzione totale dal pagamento della quota fissata per i buoni pasto, rispetto alle 5.255 che invece la pagano. Esenzione che viene riconosciuta alle famiglie che ne fanno richiesta producendo la documentazione necessaria. Se questa manca o è parziale, si genera una situazione di irregolarità e non intervenire configura per l’amministrazione pubblica una vera e propria omissione di atti d’ufficio.
Inoltre ciò comporterebbe una disparità di trattamento rispetto a tutte le altre famiglie perché se qualcuno non paga i buoni-pasto, il costo grava sulla collettività e quindi sulle famiglie che già pagano la propria parte.
Grazie a Massimo Gramellini per la sua onesta replica che aiuta a fare chiarezza sui fatti e sui comportamenti della nostra azione amministrativa, la quale deve avvenire secondo norme di legge e regolamenti attuativi, accompagnate dal buon senso e dalla responsabilità verso ogni singola parte della comunità cittadina.
Claudio Piron – Assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Padova