Claudio Sinigaglia, consigliere regionale già vice sindaco di Flavio Zanonato tra il 2004 e il 2009, tira le orecchie al sindaco di Padova Massimo Bitonci, protagonista, secondo le cronache odierne, di intemperanze che sfiorano il limite tra la legittima dialettica politica e qualcosa di vicino alle offese e ingiurie personali.
Riceviamo e pubblichiamo l’analisi di Caudio Sinigaglia
Jekyll o mister Hyde? L’incredibile trasformazione del Sindaco di Padova, di fronte alle prime difficoltà, la dice lunga sulle sue capacità di governo della città.
Dal confronto politico si è passati immediatamente alle offese personali, motivate dal fatto che i consiglieri del PD hanno osato presentare una mozione dove facevano notare che la corte dei conti avrebbe avuto da ridire di fronte a spese effettuate per perseguire finalità che non sono di competenza del Comune.
Il sindaco avrebbe potuto fare spallucce, forte delle sue motivazioni e dire che la mozione era manifestamente infondata. Ed invece… invece ha reagito con veemenza e disprezzo, minacciando i consiglieri del PD, Berno in particolare, di inaudibili misfatti, come quello di voler intimidire la maggioranza.
Maggioranza che poteva stare tranquillissima e chiedere se davvero c’era qualche rischio, per spese inappropriate, al segretario generale. Ciò avrebbe rasserenato tutti e spento le motivazioni della mozione del PD. Ma non l’ha fatto, e il sindaco ha continuato ad apostrofare il malcapitato Berno.
A sto punto uno si chiede: “Perché questa veemente reazione del sindaco? Vuoi vedere che Berno gli altri consiglieri del PD, nella mozione, hanno scritto qualcosa che ha scombussolato profondamente i piani del Sindaco?” Non riesco a motivare diversamente una simile sceneggiata. Queste le frasi della mozione che hanno fatto imbufalire il Sindaco: “infine non è compito del Comune la programmazione sanitaria e la costruzione di strutture sanitarie. I costi della progettualità sono impropri per il Comune e oggetto di controllo da parte della Corte dei Conti. Se attiverà il dispositivo di questa mozione a nostro avviso ci sono gli estremi di un ricorso alla Corte dei Conti. I consiglieri devono rendersi conto che votando una proposta di costi impropri ci si assuma una responsabilità individuale. Così come quando il Comune si assume la responsabilità di bloccare un progetto come quello del nuovo ospedale deve essere consapevole di un possibile danno patrimoniale che la Regione ha giá detto che imputerá a chi ha determinato lo stop.”
Ci si chiede perché il sindaco non abbia mandato in Procura anche la minaccia di Zaia, ben più pesante della mozione del PD? E’ o no un dovere per i consiglieri comunali, in base all’esperienza e agli studi fatti, avvisare gli altri colleghi di possibili conseguenze dell’atto che stanno votando. O non sarebbe stata una colpa tacere, non avvertire, far finta di niente!
Il Sindaco deve fare i conti, nell’amministrare una città, sia delle sue volontà sia delle possibilità e dei limiti che la legge “sovrana” gli impone. Altrimenti ci sarà lo scontro continuo, quello che il Sindaco purtroppo sta cercando per cancellare le ragioni di chi la pensa diversamente o pensa con la propria testa.
Claudio Sinigaglia consigliere regionale PD