L’accordo raggiunto lo scorso 13 giugno con due importanti gruppi pakistani, Burki Group e Naveed Construction, permettera’ a CogeMantovani Spa, secondo una nota dell’azienda, di “ristabilire un equilibrio finanziario che, negli ultimi mesi, era stato turbato sia a causa dei mancati pagamenti da parte delle stazioni appaltanti, che ad oggi sono in debito per oltre quattro milioni di euro, sia per via del concordato dell’impresa Ing. E. Mantovani Spa, con cui la Coge Mantovani ha avviato un contenzioso con una richiesta di danni per circa 23 milioni di euro”. CogeMantovani potra’ cosi’ “far fronte al pagamento degli stipendi arretrati dei dipendenti” e soddisfare tutte le spettanze “entro i termini indicati dal Tribunale di Padova”. Lo comunica la holding che controlla CogeMantovani in relazione a quanto disposto oggi dal Tribunale di Padova, che ha chiesto alla societa’ di saldare tutti i debiti con i dipendenti entro il 29 luglio per evitare il fallimento. L’accordo con i due gruppi pakistani prevede il loro ingresso nella compagine societaria di CogeMantovani e la contestuale creazione di una nuova entita’ di diritto pakistano. La nuova societa’ si e’ assicurata i lavori per un ospedale ad Islamabad e due dighe nel Pakistan settentrionale per un valore di circa un miliardo di dollari, che partiranno entro l’autunno. Inoltre, il 24 giugno una delegazione di CogeMantovani in Mali, a Bamako, ha definito il protocollo della sicurezza per la realizzazione di una diga sul fiume Niger, del valore di 140 milioni di euro e sono in corso di acquisizione contratti per altri lavori in Senegal, Algeria e Tunisia. (ANSA).
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