Gli uomini della guardia di finanza di Padova hanno sequestrato un vero e proprio aresenale di proiettili di vario calibro, in gran parte pronti allo sparo, assieme a sciabole ed altri residuati del primo e secondo conflitto mondiale in casa di un 40enne celibe residente in un paesino della bassa padovana. L’uomo, incensurato, è stato arrestato nei giorni scorsi in regime di custodia cautelare in carcere e poi scarcerato sottoposto all’obligo di firma in caaserma dai carabinieri. In casa oltre a vari cimeli bellici comuni ed innocqui il collezionista di armi, come lo stesso artigiano si autodefinisce, teneva anche due pugnali lunghi 31 centimetri ed una baionetta di mezzo metro. A fare scattare l’arresto ed una perquisizione della casa e delle adiacenze dell’abitazione durata due giorni è stata la scoperta in diverse scatole di oltre 180 proiettili nuovi, carichi, calibro 7.65 munizionamento Nato pronti a sparare. Tali proiettili sono normalmente in uso ai militari ed alle forze di polizia. In casa l’artigiano ne aveva diversi caricatori per fucile d’assalto e per mitragliatore da paracadutista.
Ulteriori particolari sull’operazione saranno forniti durante una conferenza stampa che si terrà questa mattina nella caserma di via San Fidenzio a Padova alle 10.45.
- Esce di strada e muore sul colpo Elena Telatin, 24 anni di Fontaniva
- Guglielmo Monti spiega “Utopia a Padova”