Non ci sono ancora segnali di ripresa, né è possibile ipotizzare i tempi di soluzione della crisi. Tuttavia le aziende e i professionisti tengono duro e si preparano con determinazione alla ripresa. E’ questo il quadro che emerge dal primo report dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili presentato oggi a Padova che fotografa, sulla base delle scelte, dei commenti e dei numeri, lo stato d’animo dei propri clienti, imprese e lavoratori autonomi, che operano nella provincia di Padova e nel Veneto centrale.
Il questionario è stato inviato ai 1.500. Commercialisti ed Esperti Contabili iscritti all’Ordine di Padova: hanno risposto 332 iscritti. Con una stima di 15 clienti significativi le risposte rappresentano un’analisi attendibile dell’opinione di oltre 5.000 tra aziende e imprenditori collocati nel Veneto centrale, dove risiede la maggior parte della clientela degli iscritti padovani.
Per quanto riguarda le aziende l’87% degli imprenditori affferma che negli ultimi mesi il lavoro è diminuito. Per il 66 % i tempi della ripresa sono assolutamente imprevedibili. Tuttavia il 91% attende una ripresa in tempi lenti (33%) o molto lenti (58%).
Sui mancati pagamenti si concentrano le maggiori preoccupazioni delle aziende (59 %), anche se per molte (26%) il primo problema resta la gestione ordinaria del credito.
Molto simili i giudizi dei lavori autonomi: il calo ulteriore del lavoro negli ultimi mesi è confermato nell’80% dei casi, e per il 66% i tempi della ripresa non sono prevedibili. Anche per gli autonomi il problema dei pagamenti è al primo posto (78%), con un elemento di criticità in più per la preoccupazione (19%) nel taglio alle collaborazioni.
Nette, nel breve periodo, le scelte di investimento: le aziende e gli autonomi spenderanno soprattutto per potenziare la propria rete di vendita in uomini e contatti ( il 68% delle aziende e il 55 degli autonomi). Altri investimenti previsti nelle tecnologie (rispettivamente il 22 e il 10%), nella promozione/comunicazione (7% nelle aziende e il doppio, 14% tra i lavoratori autonomi). Le aziende sono poco propense a investire in formazione (solo il 3%), contro un cospicuo 21% dei lavoratori autonomi.
Nel questionario anche una verifica del nuovo strumento PEC (Posta Elettronica Certificata) che consente di trasmettere on line una serie di documenti fiscali: la maggioranza è convinta che è si tratta di una evoluzione necessaria e da perfezionare (46%), ma il 29% lo considera un sistema di ricezione ancora troppo rischioso per il contribuente.
Per il presidente dell’Ordine, Tiziana Pradolini: “Questo è lo stato d’animo dei nostri clienti: lasciamo alle istituzioni, alle associazioni e agli operatori utilizzare al meglio queste informazioni. Una sola aggiunta: per la stragrande maggioranza, il 77%, la frase che sintetizza il comportamento di imprenditori e autonomi in questa fase è “Teniamo duro”. Noi siamo con loro”.