Leggo dalla stampa che il Sindaco Bitonci avrebbe offerto la Commissione bilancio e di controllo al M5S. Ma quando mai il sindaco si mette a negoziare sulle commissioni che sono di competenza del Consiglio comunale? Semmai è il Presidente del Consiglio che tratta la materia in accordo con i capigruppo ed i gruppi consiliari. Il Sindaco aveva la possibilità se voleva di assegnare un assessore all’opposizione come aveva detto ma non di designare il presidente della commissione bilancio e controllo che spetta di diritto come da statuto alle opposizioni e che verrà decisa entro 90 gg dai gruppi di opposizione. Nei precedenti mandati mai il Sindaco o la maggioranza sono entrati nel merito della scelta dell’opposizione circa la Commissione VIII (Bilancio e controllo), – lo sanno bene i colleghi Salmaso e Foresta – né del vicepresidente spettante all’opposizione (in passato Avruscio e poi Grigoletto). Giusto per ricordare le regole e il rispetto della legalità in Consiglio riporto l’art. 34 dello Statuto Comunale che vale per il Sindaco e vale per tutti. Le regole valgono per il primo cittadino e per ogni cittadino padovano.
Art. 34 Commissioni consiliari
1. Il Consiglio istituisce nel suo ambito le commissioni consiliari permanenti per materia entro 90 giorni dalla convalida degli eletti; le commissioni sono composte in modo rappresentativo e hanno compiti istruttori e propositivi. Il Consiglio può costituire commissioni speciali e/o di controllo e garanzia. La nomina dei componenti è effettuata dal Presidente del Consiglio comunale con le modalità previste dal regolamento del Consiglio medesimo.
2. Col voto favorevole della maggioranza assoluta dei propri membri, il Consiglio, inoltre, può istituire al proprio interno commissioni speciali di indagine sull’attività dell’amministrazione, garantendo la presenza delle minoranze.
3. Le competenze, i poteri e la durata delle commissioni speciali sono determinate dal Consiglio con la deliberazione che le istituisce.
4. Il regolamento disciplina, tra l’altro, i presupposti di legalità delle sedute delle commissioni e disciplina i casi in cui le sedute delle commissioni non sono pubbliche.
5. La presidenza delle commissioni preposte a specifiche ed esclusive funzioni di controllo o di garanzia, ove costituite, è attribuita alle opposizioni.