PARROCCHIEMAP.IT è un nuovissimo servizio che vede la diocesi di Padova come diocesi pilota e sperimentale, grazie alla collaborazione con il CPCS Centro Padovano della comunicazione sociale e il Servizio informatico diocesano. L’azienda informatica IdsUnitelm in collaborazione con il Servizio informatico della Cei ha infatti offerto alla Diocesi di Padova la possibilità di sperimentare il nuovo servizio web PARROCCHIE MAP in vista anche della sua presentazione al convegno nazionale “Testimoni digitali” che si svolgerà a Roma dal 22 al 24 aprile prossimi e che vedrà convogliare a Roma migliaia di operatori della comunicazione sociale. Guarda il servizio di Micaela Faggiani per Telechiara
Parrocchiemap è un servizio di localizzazione internet di ogni singola parrocchia e consentirà anche di poter assegnare una pagina in rete alle parrocchie che non hanno un proprio sito o riferimento web, così da renderle accessibili e rintracciabili in modo stabile.
«Sarà un’opportunità – ha commentato don MARCO SANAVIO, direttore del Servizio informatico diocesano – per far entrare in internet anche le comunità che finora non avevano preso in considerazione una loro presenza nel continente digitale ma anche per incontrare l’utente occasionale che arriva alla pagina parrocchiale da altri percorsi del web».
IdsUnitelm e Servizio informatico della Cei mettono a disposizione in via sperimentale anche un servizio, al momento, gratuito, per ricevere sul proprio cellulare gli orari delle messe semplicemente digitando una semplice sintassi di richiesta. Per accedervi basterà digitare l’indirizzo www.diocesipadova.it, registrarsi con i propri dati e si avrà la possibilità di ricevere sino a 5 sms con gli orari delle chiese richieste.
Parrocchie map in questo momento è un progetto attivo in via sperimentale solo nelle diocesi di Padova, Agrigento, Vicenza e L’Aquila, la fase di test, che durerà alcune settimane, servirà per ottimizzare il servizio in vista di un suo eventuale utilizzo a livello nazionale. Il sistema su cui è costruito dialoga con i siti diocesani basati sulla piattaforma Webdiocesi e con il gestionale Sipanet, fornito gratuitamente dalla Cei a tutte le parrocchie italiane che lo richiedono.
In occasione della presentazione padovana di Parrocchiemap.it è stata illustrata anche l’indagine Parrocchie e Internet, commissionata da WECA (Associazione Webmaster cattolici italiani) al Dipartimento Istituzioni e società dell’Università degli Studi di Perugia. La ricerca, illustrata dalla d.ssa Rita Marchetti, è stata realizzata in due fasi: «nella prima – spiega la ricercatrice – abbiamo intervistato con un questionario telefonico un campione rappresentativo di 1338 parrocchie su tutta la popolazione delle parrocchie italiane, di cui 753 al Nord; nella seconda parte abbiamo raggiunto i parroci la cui parrocchia ha il sito web per un’intervista faccia a faccia. Su un totale di 165 parroci intervistati, 34 sono del Triveneto».
L’indagine ha cercato di capire quale rapporto c’è tra computer e di conseguenza internet e il mondo della Chiesa. Ne è emerso, con sorpresa, che di fronte al nuovo mezzo di comunicazione la Chiesa non ha manifestato resistenza o perplessità, ma anzi: «computer e internet sono ampiamente diffusi tra i parroci italiani tanto da superare, come si dice “le più rosee aspettative”. Seppure esista un’innegabile differenza tra i parroci più anziani e quelli più giovani, il computer e internet appaiono una realtà familiare nel panorama delle parrocchie italiane. Una realtà accettata e ampiamente sfruttata che presenta anche differenze significative circa la sua diffusione. Percentualmente, infatti, sono soprattutto le parrocchie del Sud a presentare i dati più alti circa la diffusione del computer e del sito web parrocchiale seppure internet sia più diffuso tra le parrocchie del Nord».
La ricerca sottolinea poi una principale differenza tra i più numerosi siti informativi o vetrina e quelli comunitari.
Dal punto di vista pastorale l’indagine evidenzia come internet possa «essere un supporto all’incontro personale: può fungere da consolidamento di relazioni già esistenti offline (un incontro in parrocchia può proseguire online oppure l’aggiornamento del sito stesso può intensificare le occasioni di incontro) oppure può rappresentare un’opportunità per iniziare nuove relazioni (da un incontro online a volte ne segue uno offline)…».
Ma la presenza nella rete delle parrocchie pone anche degli interrogativi su come sia cambiata la modalità comunicativa non solo della società, ma della Chiesa stessa, e internet rappresenta uno strumento congeniale alla struttura ramificata del network ecclesiale, infatti «accanto alla comunicazione istituzionale che continua ad avere un ruolo di primaria importanza anche in internet, come dimostrano le presenze online del Vaticano e della Conferenza Episcopale Italiana, compaiono molte altre voci. Internet dà visibilità a una diversificazione interna dell’organizzazione ecclesiale».
L’incontro padovano di presentazione di Parrocchiemap e dell’indagine “Parrocchie e internet” si inseriscono nel percorso di preparazione che le diocesi italiana stanno compiendo in preparazione al convegno nazionale della Conferenza Episcopale Italiana Testimoni digitali che si terrà dal 22 al 24 aprile a Roma e che si concluderà con l’udienza, in sala Nervi, con papa Benedetto XVI.