Sarà merito della ritrovata crescita e di quel back to manufacturing che in Europa ancora stenta, fatto sta che per molti settori produttivi gli Stati Uniti giocheranno nel 2015 un ruolo di traino fondamentale. E il made in Padova vuol essere della partita.
Il Segretario al commercio dello Stato dell’Indiana (Usa), Victor Smith in visita in Italia, è stato ospite questa mattina di Confindustria Padova per un incontro con gli imprenditori padovani. Un lungo meeting per approfondire le opportunità di business negli Stati Uniti, oggi favorite dal mini-euro, e il pacchetto di incentivi alle imprese che scelgono l’Indiana come base per il presidio diretto del mercato nordamericano, attraverso l’avvio di rapporti, gli investimenti produttivi o commerciali.
Gli Stati Uniti sono il quarto paese di destinazione del made in Padova. Nei primi nove mesi del 2014 le esportazioni padovane verso gli Usa sono cresciute del 16,3% (+10,7% il Veneto) sfiorando i 350 milioni di euro e consolidando il trend (+7,4% nel 2013). Del resto i motori dell’economia americana rullano come non avevano più fatto da undici anni. La crescita è solida (+5% nel terzo trimestre 2014), spinta da consumi in ripresa e da investimenti aziendali che si moltiplicano, l’occupazione registra il record dal 1999 (246mila posti di lavoro creati in media ogni mese nel 2014). Merito di una politica economica che ha messo al centro il reshoring e l’attrazione degli investimenti, con l’obiettivo di puntare sull’industria come traino della ripresa.
Concetti ripresi nel suo intervento in Confindustria Padova dal Segretario al commercio dello Stato del Midwest Victor Smith, accompagnato da Jacopo Tozzi dell’Indiana Economic Development Corporation (EIDC). Smith ha illustrato agli imprenditori il sistema fiscale federale e dell’Indiana, il mercato del lavoro, gli incentivi per le aziende estere e il ruolo di facilitatori che le agenzie governative per l’attrazione degli investimenti, come EIDC, possono svolgere.
Opportunità testate e raccontate nella sua testimonianza da Massimo Pavin, amministratore delegato della Sirmax di Cittadella (polipropilene compound e tecnopolimeri per automotive, elettrodomestico), che dopo un’accurata selezione ha scelto Anderson nell’Indiana per un investimento greenfield di 25,6 milioni di dollari (Sirmax North America) che ne completerà la presenza diretta nei mercati occidentali. Due settimane per i permessi a costruire, sei mesi per la realizzazione dello stabilimento e del nuovo raccordo ferroviario, terreno regalato dalla City of Anderson, 5 milioni di dollari erogati a fondo perduto dalla City e dallo Stato dell’Indiana. Una lezione di attrattività che dà corpo e sostanza al back to manufacturing.
«Una strategia ragionata di internazionalizzazione dovrebbe essere il punto di partenza di ogni progetto di sviluppo aziendale», dichiara il Presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco che da 30 anni ha rapporti con gli Stati Uniti. «Per questo vogliamo far crescere la cultura internazionale e la “cassetta degli attrezzi” degli imprenditori, offrendo loro opportunità di conoscenza e di relazioni. Occasioni come questa con i rappresentanti dell’Indiana vanno in questa direzione, per la sua attrattività anche in settori tradizionali come la zootecnìa. L’export da solo non è più sufficiente, la sfida oggi è presidiare i mercati strategici e quelli più promettenti per stare vicino a clienti e fornitori e consolidare le nostre quote. Se c’è questa propensione e le banche la sostengono, allora anche le Pmi possono farcela e imporsi. Gli Stati Uniti in particolare sono un mercato che per noi vale moltissimo, che nel 2014 è cresciuto a due cifre e che ora, se il cambio resterà favorevole, potrà replicare. Un mercato di straordinarie opportunità per le imprese padovane e venete di molti settori».
«Dopo aver confrontato diverse località alla ricerca di una sede in cui aprire la propria filiale operativa statunitense, le imprese internazionali trovano la base ideale in Indiana – afferma Victor Smith, Segretario al commercio dello Stato dell’Indiana -. Il nostro contesto economico è costruito per favorire il loro sviluppo, offrendo un livello di spese e tassazione basso, una posizione strategica al centro degli Stati Uniti e un’ampia disponibilità di risorse umane pronte a mettersi al lavoro. All’inizio di quest’anno abbiamo avuto il piacere di accogliere in Indiana, per le loro prime operazioni in Nord America, due società italiane, come Sirmax e OMR Automotive, e auspichiamo di poter accoglierne molte altre negli anni a venire».