“Con i Congressi del Popolo della Libertà si apre la nuova fase politica della organizzazione e della democrazia interna. E’ una fase necessaria per aprire dialogo con la gente”
Finalmente il nuovo Segretario Nazionale Angelino Alfano ha mantenuto fede agli impegni che aveva assunto anche recentemente in Veneto con la base del partito e con uno scatto di orgoglio ha aperto la fase congressuale richiamando tutta la nostra area politica ad una maggiore concretezza e al senso di appartenenza..Emerge chiara la convinzione che i sta aprendo per il Pdl una nuova stagione organizzativa e partecipativa, che molti elettori da tempo ci chiedono .Il partito che vogliamo costruire non può essere solo il partito degli eletti o quello delle burocrazie che ad essi fanno riferimento. Dobbiamo puntare ad una riorganizzazione che possa permettere al PDL di crescere ed organizzarsi nel territorio per rappresentare un’autentica forza popolare nel Veneto.
Da sempre crediamo in una forza politica radicata territorialmente in cui emerga strutturalmente la centralità degli iscritti e militanti. Nel costruire i nostri organigrammi dobbiamo ricordarci di tanti aderenti che si impegnano nel territorio senza nulla chiedere e che rimangono l’anello di congiunzione popolare aggregando e mobilitando la base. Non possiamo non tenerne conto, soprattutto per evitare il ripetersi del fenomeno del cumulo di incarichi e nomine: una brutta abitudine che mina la credibilità di una forza veramente nuova[1] . Occorre evitare la “poltronite” che non è soltanto l’occupazione di poltrone in eterno, ma ancor peggio l’immobilismo dovuto all’abitudine al ruolo che si ricopre, alla mancanza d’idee nuove, e di prospettive che è umano caratterizzi una persona che da troppo tempo occupa la stessa posizione, riducendosi sempre più all’ordinaria amministrazione per continuare ad occuparla. Introdurre un limite di mandati a tutti i livelli, sia per chi ricopre cariche istituzionali che di partito consente di dare al PDL il meglio di se e nello stesso tempo per variare e rinnovare continuamente la classe dirigente. In questo senso il nuovo Segretario Alfano è stato molto chiaro spronando i parlamentari e rappresentanti di partito ad iniziare fin da subito a “rimboccarsi le maniche senza, litigare” e a lavorare per una nuova vittoria nel 2013, della quale si è detto convinto. E chi nella vittoria non ci crede, ha esortato il segretario, “si metta a bordo campo”.Ho apprezzato la sua capacità di sintonizzarsi con le attese della base e dei giovani per la costruzione di una forza politica capace di guardare al futuro senza cancellare le diverse provenienze e specificità . Nonostante il clima di tensione e di sfiducia percepito negli ultimi mesi, sono convinto che l’unica strada da intraprendere sia quella della Politica di Qualità, fatta da persone oneste, capaci, con voglia di mettersi a disposizione della propria comunità. E’ indubbio che stiamo attraversando una grave crisi economica, che ha investito i mercati di tutto il mondo, e soltanto l’impegno corale ci consentirà di dare agli italiani le risposte che si aspettano. Il Governo ha già attivato diverse misure per contrastare la crisi e sostenere le famiglie; abbiamo ancora tempo sufficiente per poter realizzare ulteriori interventi sul fronte economico e della ristrutturazione dell’architettura istituzionale. Un vecchio proverbio dice chi ben comincia è a metà dell’opera e in questo caso ci sono tutti i propositi perché’ il sogno di costruire una forza politica innovatrice basata sui principi fondanti dell’azione,della partecipazione e della meritocrazia diventi realtà.
Raffaele Zanon