Si preannunciava un nuovo pomeriggio di tensione, slogan e reciproci insulti tra i disobbedienti e gli attivisti della Lega Nord al Portello. Il “copione” invece non è stato quello di sabato scorso con i leghisti guidati da Mariella Mazzetto sotto la porta con un banchetto per la raccolta delle firme contro il degrado, assediati dai pedrini. Gli esponenti del Pedro al Portello non si sono visti, e quindi i 36 tra poliziotti e carabinieri hanno fatto da “scorta” ad un banchetto che di firme ne ha raccolte appena una ogni due agenti impiegati. Come dire: un pomeriggio buttato via per agenti che fanno straordinari non pagati e che comunque potevano essere impiegati meglio. La lega padovana d’altro canto non è nuova a questi controsensi. Basti pensare a quante nottate hanno dovuto sobbarcarsi gli uomini della Digos e della compagnia dei carabinieri di Padova per fare da balia ai leghisti di ronda a favore di telecamera. Risultato: molta scena mediatica ma il risultato non seondario di occupare uomini e mezzi delle forze dell’ordine a fare da balia ai politici del Carroccio invece di impiegarli nel contrasto della criminalità. Una triste realtà dei fati che farebbe arrabbiare persino il leghista ministro dell’Interno Roberto Maroni. Difficile però che sotto elezioni una riflessione sensata possa arrivare da Mariella Mazzetto e compagni.
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