Continua la crisi del settore immobiliare nel Veneto e per il 2012 i buoni auspici che si vedono all’orizzonte sono pochi ed isolati. Ad attestarlo è il rapporto relativo all’anno 2011 presentato oggi all’hotel Sheraton di Padova dall’Associazione nazionale dei costruttori edili – Ance del Veneto. Nel 2011 si è avuto un calo degli investimenti in costruzioni del 5,7% e per il 2012 è attesa una ulteriore flessione del 4,1% stimato. “Il settore delle costruzioni è al capolinea – ha detto il presidente dei costruttori veneti Luigi Schiavo – nonostante le occasioni di lavoro in realtà a ben guardare non mancherebbero: ma chi lavora per la pubblica amministrazione viene pagato con ritardi indostenibili e si rischia di dover appendere ai cancelli delle aziende il cartello “chiuso per lavoro”. Se le banche non torneranno a fare rapidamente il proprio lavoro rischiamo di avere il default dell’intero settore delle costruzioni, dove si salvano solo le ristrutturazioni. Chiediamo al Governo di ridurre i tempi di pagamenti tramite la riforma del patto di stabilità interno e tramite la cessione, cpn la garanzia della Cassa depositi e prestiti dei crediti pro soluto che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione”.
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