Continua la guerra dei sondaggi, ma quello di Peghin è “stagionato”

 
Lo scenario politico a livello nazionale vede il centrodestra in vantaggio sul centro sinistra: un dato confermato anche a Padova dove le liste che supportano Francesco Peghin hanno 5 punti percentuali in più rispetto alla coalizione di centrosinistra.
NdR: iniziava così il comunicato che riportiamo integralmente diffuso in mattinata il 18 marzo. Piccolo particolare non secondario, l’agenzia che ha fatto il sondaggio avrebbe fatto le domande tra fine gennaio e inizio febbraio 2022. Insomma 45 giorni fa…
Evidentemente una risposta indiretta allo strano sondaggio uscito in settimana e che vorrebbe Sergio Giordani avantissimo, addirittura vincente al 60% al primo turno. (fine NdR)
 

Alla domanda per quale partito o lista voterebbe alle prossime elezioni comunali, i padovani hanno risposto: 48% centrodestra e 43% centrosinistra.
Il vantaggio si riduce se si guarda al voto ai candidati dove Giordani (49%) appare in vantaggio di 3 punti su Peghin (46%). Questo dato è però frutto di una differenza di notorietà tra i due candidati. Non stupisce che il candidato Sergio Giordani abbia un indice molto elevato dopo 5 anni di amministrazione (98%), mentre la notorietà di Peghin (al 39% a fine gennaio) non può che crescere esponenzialmente nei prossimi mesi.

Il sondaggio racconta una partita ampiamente aperta anche perché 1 padovano su 5 non ha ancora deciso per chi voterà e aspetta di capire la proposta politica in campo.

Le analisi svolte raccontano una città spaccata in due con un centro storico che sembra più orientato al centrosinistra e i quartieri che guardano al centrodestra. È una città un po’ ferma che teme un peggioramento delle sue condizioni. Padova esce, infatti, dalla pandemia con un tessuto economico fragile che chiede un rilancio anche da parte dell’amministrazione e manifesta una forte preoccupazione sulla sicurezza.
Un padovano su due (47%) è convinto che negli ultimi anni la vita in città sia peggiorata. Se a questo dato sommiamo il 17% dei cittadini che non percepiscono alcun tipo di miglioramento, si arriva a ben oltre la maggioranza (64%) di scontenti.
L’insoddisfazione principale dei padovani riguarda il tema dell’inquinamento strettamente collegato alla questione traffico e viabilità. Del resto, nel mese di marzo 2022 – come certificato da Legambiente – Padova ha già superato il limite di legge annuale del PM10 (con 35 gg oltre i 50 microgrammi per metro cubo d’aria).
Pur essendoci giudizi positivi su alcuni temi, a preoccupare i padovani è la mancanza di sicurezza e la gestione inadeguata dell’immigrazione, nonché le condizioni economiche della città che deve trovare le forze per uscire dalle difficoltà imposte dalla crisi sanitaria e dalla guerra.

Il sondaggio è stato realizzato da INTWIG, società di data intelligence fondata da Aldo Cristadoro che ha lavorato in diversi contesti con stime molto accurate, come a Bergamo 2015 e 2019 e a Venezia nel 2015 quando altri sondaggi avevano sconsigliato all’imprenditore Luigi Brugnaro di candidarsi.