I lavoratori della Zanardi hanno costituito una cooperativa e rilevato la loro azienda. E’ questa la conclusione di una lunga e difficile crisi aziendale, segnata dalla drammatica scomparsa di uno dei titolari. L’azienda si occupa di stampa, legatoria, carotecnica, editoria ed è attualmente in Concordato preventivo. Sono stati i dipendenti quindi ad evitare il fallimento, approvando giovedì scorso in assemblea l’acquisizione e la ripartenza della produzione.
Non è stato un percorso facile e sono stati diversi gli attori in campo. Dei lavoratori è stato già detto, la Cgil ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per favorire questa soluzione, come la Lega delle Cooperative; un ruolo fondamentale è poi stato svolto dalla Provincia, con l’Assessore Barison, e dall’Inps, che hanno collaborato alla buona riuscita di una vertenza piuttosto complicata.
La cooperativa presenterà dunque un’offerta di acquisto di beni materiali e di una parte del capannone e potrà così iniziare l’attività libera da ogni onere maturato sotto la precedente gestione. La parte dei 68 lavoratori che resterà in Cassa Integrazione straordinaria sarà riassorbita appena possibile.
“Siamo molto soddisfatti – hanno dichiarato Marianna Cestaro e Marcello Malerba della Slc Cgil – dell’accordo raggiunto e desideriamo ringraziare tutti coloro che si sono adoperati in questi mesi per ottenere questo importante risultato. Sarebbe stato un peccato lasciar fallire un’azienda che ha tutte le possibilità di riguadagnare un proprio spazio sul mercato ed è davvero significativo che ad impedirne la chiusura siano stati proprio i lavoratori i quali, con tenacia e determinazione, hanno deciso di diventare protagonisti di un rilancio produttivo che può essere un esempio anche per altre situazioni che stanno vivendo problemi simili”.
“La riapertura di un’azienda è sempre una bella notizia – ha concluso Christian Ferrari, Segretario provinciale della Cgil di Padova – lo è particolarmente in un contesto di crisi in cui ogni giorno sono tante le imprese del nostro territorio che chiudono. Quello della Zanardi è quindi un segnale in controtendenza che non possiamo che guardare con favore. I lavoratori, con il totale sostegno della Cgil, hanno salvato una produzione di qualità e difeso da protagonisti il proprio posto di lavoro, con coraggio e fiducia nel futuro. La buona cooperazione ha dimostrato tutte le sue potenzialità. E’ lo spirito migliore con cui affrontare le difficoltà che sta attraversando il nostro sistema economico, che ha tutte le risorse per tornare a crescere e a creare lavoro”.