Come diceva il buon Lubrano: la domanda sorge spontanea. E la domanda è: può il sindaco di Padova imporre un obbligo come quello del crocifisso in tutto i locali pubblici? La prima risposta, la più naturale è: sì, è il sindaco, può farlo. Basterà probabilmente una ordinanza per tradurre in realtà il desiderio del sindaco di Padova Massimo Bitonci. La seconda domanda è: cosa succederà nel momento in cui qualcuno dello Uaar o di qualche altra associazione ateo-agnostica farà prevedibilmente immediato ricorso? Qui la risposta è meno scontata. Perchè ad un sindaco non bastano nè la volontà personale nè il consenso derivante dalle elezioni appena vinte per governare. Gli atti che la sua amministrazione emana devono essere sorretti da qualcosa di più solido di un tweet o di uno stato su facebook.
Ad una prima sbirciata non è previsto da nessuna parte nello Statuto comunale ad esempio che i crocifissi debbano stare negli ambienti pubblici. In mancanza di una legge che ne sancisca l’obbligatorietà, questa mancanza comunale rende particolarmente fragile la determinazione del sindaco di fronte ad un eventuale ricorso. Magari sono tutte stupidaggini quelle che scrivo qui sopra, ma è bastato guardare i link qui sotto. Un’ultima domanda: Padova è stata ritratta per mesi dalla parte che ha vinto le elezioni come una città sull’orlo del baratro, piena di problemi. Si iniziano a riolvere così i problemi di Padova?
Buon lavoro sindaco, se non ricordo male nel suo ufficio un crocifisso c’è
Alberto Gottardo