Dopo il presidio di Forza nuova di giovedì ieri mattina gli esponenti dell’Udc con in prima fila il parlamentare padovano Antonio De Poli si sono dati appuntamento di fronte alla scuola media Vittorino da Feltre di abano Terme.
In tutto un centinaio, gli aderenti all’Udc hanno manifestato per “Un’Europa senza anima è un’Europa senza futuro, sì alle nostre radici cristiane”, come recitava lo striscione che apriva il corteo.
Una delegazione istituzionale – l’onorevole Antonio De Poli con alcuni sindaci del padovano – è quindi entrata nella scuola per consegnare al dirigente scolastico Paolo Merlo un crocefisso. Erano con il parlamentare, Riccardo Roman, sindaco di Galzignano Terme, che ha fatto ordinanza con obbligo di mettere il crocefisso in tutti gli uffici pubblici, i sindaci Daniele Donà di Battaglia Terme e Marco Balbo di Urbana, più il responsabile Udc Giovani per il Veneto Matteo Beghin.
«Se qualcuno gli ha fatto levare il crocefisso, noi lo riportiamo – ha detto De Poli, portavoce del partito di Casini e promotore dell’iniziativa – la sentenza è stata una cosa scandalosa, la Corte del Consiglio d’Europa non ha guardato né la storia, né le tradizioni, né le radici che nella nostra Italia, che sono radici cristiane».
«È stata una sentenza all’Italia, non all’Europa – ha aggiunto – che non ha tenuto conto della sovranità di uno Stato, ma ancor più di quella che è l’opinione della stragrande maggioranza dei cittadini italiani». Continuano intanto in Veneto le iniziative a difesa della presenza del crocifisso negli edifici pubblici o per sensibilizzare sul valore del simbolo cristiano.