Disboscato un parco a Padova. Federcontribuenti denuncia “Si tagliano alberi anzichè gli sprechi”

 

“Anzichè tagliare i rami secchi dell’amministrazione, si tagliano alberi verdi nel giardino di un asilo. Siamo al paradosso, e per di più sperando che nessuno se ne accorgesse, è stato fatto un blitz di Natale”.
Parole del presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella. Secondo una ricognizione realizzata dall’associazione alla vigilia di Natale le accette comunali si sono abbattute su 46 piante, radendo al suolo una sorta di boschetto nel perimetro dell’asilo comunale “Boranga”.
“Quando sono passato su via del Plebiscito, una delle più trafficate della città – sottolinea Paccagnella – credevo di avere le traveggole. Sono spesso impegnato nel coordinamento delle sedi Federcontribuenti in tutta Italia e quindi ormai a Padova passo solo alcuni weekend e le feste. Da quel tratto di strada non ci passavo da mesi e la ricordavo costeggiata di verde. L’autunno inoltrato non c’entra nulla sul cambio di paesaggio urbano.
A rendere uno spiazzo desolato quello che era un boschetto ad uso dei bambini. La devastazione è constatabile confrontando lo scenario attuale e le foto su street view risalenti a settembre dell’anno che sta per finire. I bambini che erano così per altro riparati dalle polveri della vicina strada ad alta intensità di traffico, grazie alle motoseghe di una ditta incaricata dell’autentico scempio dai vertici del Municipio, ora come vista dalle proprie aule avranno i rimorchi dei camion in transito”.
Secondo Paccagnella la strategia dietro al disboscamento di alberature pubbliche è semplice: una scorciatoia per abbattere, assieme agli alberi, anche i conseguenti costi di manutenzione del verde.
“E’ paradossale che il settore denominato “verde” del Comune, devasti il patrimonio di piante – spiega Paccagnella – l’asilo in questione è stato edificato meno di trent’anni fa, con alberi piantati durante il cantiere della scuola d’infanzia, e quindi nel pieno della vitalità vegetativa. E’ pazzesco che la politica di distruzione del verde non risparmi nemmeno il parco giochi di questi bambini. Che primavera vivranno? I fusti degli alberi avevano una funzione di messa in sicurezza inoltre in caso di incidente: diononvoglia che uno delle centinaia di camion che passano sulla vicina strada esca dalla carreggiata: riusciranno i paletti della recinzione a fermarne la corsa? A queste domande crediamo sia urgente una risposta da parte del settore. La sicurezza e il diritto ad un’aria pulita dei bambini non vanno in vacanza nè possono essere sacrificate: crediamo sia urgente una risposta da parte del settore. La sicurezza e il diritto ad un’aria pulita dei bambini non vanno in vacanza nè possono essere sacrificate in funzione della bassa ragioneria”.

In allegato le foto del prima e del dopo il disboscamento (la foto di settembre è tratta da Google streetview)